BANDONE MUSIC BM003, 2006 – CANZONE D’AUTORE/ITALIA
Già vincitori del Premio Ciampi nel 2003, i Del Sangre sono una talentuosa band fiorentina con alle spalle già due ottimi album e diverse partecipazioni a varie compilation come “Not In My Name” in cui riproponevano una personale versione di “Master Of War” di Bob Dylan. Nati inizialmente come duo dall’incontro tra il cantautore e chitarrista Luca Mirti e il bassista Marco “Schuster” Lastrucci, già con il secondo album, “Terra di Nessuno”, avevano allargato i propri confini musicali passando da atmosfere acustiche al rock più chitarristico. Con questo terzo album “…”Un nome ad ogni piogga..”, la band fiorentina prosegue un rigoroso cammino di ricerca musicale abbracciando influenze che vanno dall’alternative country, al jazz passando per il cantautorato della scuola italiana. Il disco all’ascolto si rivela denso di chiaroscuri poetici in cui trovano spazio spaccati notturni di Firenze (“La Mia Città”), murder ballad (“Il Diario dell’Assassino”), melodie tenui piene di nostalgia (“Per non lasciarti fare…”) ma anche di slanci rock sperimentali come il lampo di “Quando è Tempo” o intense riflessioni come “Il Confine Dell’Odio” e “Dell’Amore” cantata in duetto con Joe Grushecky e che ricorda la strage di New York dell’11 settembre 2001. Vertice del disco sono però “Marcella Au Revoir”, la cui linea melodica è impreziosita dalla tromba di Luca Marianini, l’intensissima “Hotel Cristo” e la conclusiva “ghost track”, un concentrato di grande lirismo musicale giocato tra voce, piano e tromba. Se c’era bisogno di una conferma per i Del Sangre, questo terzo album è sicuramente il disco della loro piena maturità artistica e il loro futuro riserverà certamente ulteriori sorprese.
Salvatore Esposito
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