Giunto al suo secondo album, Ugo Gangheri si conferma una delle più interessanti “voci fuori dal coro” della canzone d’autore italiana e napoletana in particolare. A definire questa particolarità, un doppio Cd ricco di spunti di parole e musica come pochi in questo scorcio di millennio: una originalità che ti tocca nel profondo fin dal primo ascolto e ti invoglia a proseguire, alla scoperta dei vari tesori che il disco ti riserva. Il doppio supporto non è soltanto una necessità tecnica: se il volume 1 è più intimista e più canonico secondo schemi espressivi consolidati, il volume 2 (che lascia più spazio anche agli ospiti musicisti che accompagnano Ugo Gangheri riuniti sotto l’evocativa denominazione di Nomadia) si presenta più articolato e estroverso, anche più coraggioso e a tratti irriverente, con più di una venatura di “unpoliteness” anarcoide che ce lo rende subito simpatico. Corredato da un libretto ricco di immagini creative, il disco –che si propone anche come oggetto di raccolta fondi per Amnesty International e Amref- si avvale della presenza di alcuni noti volti televisivi (di cui è noto l’impegno sociale) che hanno inteso aiutare gli scopi non solo artistici del progetto. Che a noi, indipendentemente da ogni altra valutazione, è risultato proprio artisticamente assai ricco e sorprendente, cosa che nell’ambito della canzone d’autore italiana è sempre più difficile riscontrare. www.cni.it
Roberto G. Sacchi
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