La musica tradizionale che ascoltiamo e che balliamo sta cambiando, sta evolvendosi. E forse proprio in virtù del fatto che non sia più una tradizione e risponda a esigenze diverse da quelle in cui è nata.
Se vogliamo conoscere questa evoluzione nella musica francese, non possiamo non soffermarci sulla produzione dell’etichetta MusTraDem, sorta di acronimo della significativa frase: “musiques traditionelles de demain”. MusTraDem – un collettivo d’artisti francesi, della regione Rhône-Alpes, nato nel 1990 su iniziativa del gruppo Dédale – ha tra i suoi gruppi di punta i Djal, gruppo di sei musicisti che si cimentano spesso nel repertorio del bal folk e che sono generalmente molto amati dai danzatori per l’energia e l’inventiva delle loro composizioni e dei loro arrangiamenti.
E i Djal hanno pubblicato nel 2012 un nuovo disco – credo il quinto – dal titolo “Ex nihilo – nihil fit”, un disco che non parte da brani tradizionali ma propone 11 composizioni dedicate per lo più a danze di repertorio francese e bretone: hanter dro, rond de Saint-Vincent, polka, valse a 14 tempi, kas a-barh, bourrée a due e a tre tempi, kost ar c’hoad, … Chiaramente non può mancare un Circolo Circassiano.
Anche in questo disco il sound di Jean Banwarth (bouzouki, chitarra), Jérémie Mignotte (flauti), Stéphane Milleret (organetti), Christophe Sacchettini (strumenti a fiato, cajon), Claude Schirrer (basso, chitarra) e Sébastien Tron (ghironda) è un impasto energetico di folk-rock con venature jazz. Certo, come sempre nel neo-trad, c’è il rischio che quest’impasto tenda a rendere simili danze di mondi e regioni diverse. C’è il rischio che per comprendere quale danza si stia ascoltando ci si debba soffermare a contare i tempi musicali. Operazione che non sempre è sufficiente, se vengono infusi nuovi impulsi e accenti alla tradizione. Tuttavia è la “musiques traditionelles de demain”, bellezza… Una musica in grado di portare nuove persone alla danza, di far muovere le gambe, di far divertire. E non c’è dubbio che anche questo disco, che anche queste composizioni troveranno l’apprezzamento del pubblico danzante.
Tiziano Menduto
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