Squilibri, Viale dell’Università, 25, 00185 Roma.
“Troppo popolare e scanzonato per gli adepti della musica «colta» ma troppo dotto e raffinato per gli amanti del puro svago musicale. Gino Negri (1919-1991) era un artista inclassificabile: dissacrante ed eccentrico per vocazione e per scelta, era destinato a scompaginare le aspettative della critica e del pubblico presentandosi di volta in volta come compositore dodecafonico, operista semiserio, intrattenitore radiofonico e cabarettista” (dalle note di copertina).
Il volume in oggetto, realizzato con il supporto dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) della Regione Lombardia, è una preziosa miniera di informazioni per ricostruire la sua multiforme biografia artistica. Esso ripercorre l’attività del musicista passando attraverso le tre fasi che hanno caratterizzato la sua attività: la collaborazione con il Piccolo Teatro (1951-1966); l’esperienza “leggera” tra Teatro Gerolamo e locali notturni (1958-1969); le sperimentazioni alla Piccola Scala e al Salone Pier Lombardo (1969-1982). Il volume si chiude con 26 fotografie che lo ritraggono in ambito familiare e artistico e amplificano il rammarico di chi scrive di non averlo conosciuto di persona, pur essendo stati concittadini a Montevecchia (Lecco) per un lungo, seppure frammentario, periodo.
I due CD allegati contengono le sue più belle canzoni. Nel primo sono eseguite da Liliana Zoboli, Ornella Vanoni, Milva, Maria Monti, Laura Betti, Milly, Anna Nogara, Rosalina Neri, Liliana Faldmann, Sandro Tuminelli e Sandro Massimini. Nel secondo è lo stesso Negri ad esibirsi al pianoforte e al canto, ma vi sono anche frammenti di sue recitazioni. Il ricordo di una Milano ormai definitivamente scomparsa rendono il tutto uno struggente itinerario nella memoria.
Tito Saffioti
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