Se le nostre reminiscenze di geografia scolastica non ci ingannano, “latitudini incrociate” è un ossimoro, cioè una definizione priva di senso comune in quanto le latitudini (così come peraltro le longitudini) non si possono incrociare fra loro stesse, un po’ come i binari del tram o le convergenze parallele di morotea memoria. Presumiamo che nella scelta di un titolo con il quale battezzare il proprio disco –non proprio un debutto, ma il precedente risale al 2005- il trio pavese ci abbia pensato e sia rimasto in qualche misura affascinato dall’ossimoro evidenziato qualche riga fa. Infatti le canzoni scritte da Ivano Grasselli per Macadam sono, come ogni ossimoro, sospese nell’infinito dell’indefinibile, una sorta di non luogo in cui canzone d’autore e folk, rock e accenni di jazz si fondono senza mai lasciar prevaricare un genere a scapito di un altro. Un lavoro di rara immediatezza, semplice e delicato, arricchito da testi non banali che si sposano alla perfezione con la levità dell’insieme. Una piacevole sorpresa che emerge dal sottobosco della musica di qualità, nel quale meriterebbero di avere maggiore visibilità il già citato Ivano Grasselli, voce e versatile polistrumentista; Betti Verri, voce fra le migliori in Italia; Marco Sannella, contrabbasso precisamente fantasioso. Scopriteli su www.macadam.it. E lasciatevi convincere a comprarlo.
Roberto G. Sacchi
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