DODO REALE DR 107, 2007 – FOLK CONTEMPORANEO/ANGOLA-ITALIA
Talvolta, nel mondo della musica, avvengono dei piccoli miracoli. Per esempio, può capitare che un anno fa, a Sassuolo (Modena) un gruppo di artisti singolarmente estrosi presentasse un disco, il loro lavoro di debutto dopo anni di musica dal vivo, appena finito di registrare in Angola con la partecipazione di numerosi musicisti, africani e italiani. Poi succede che la formazione si snellisce fino a proporsi essenzialmente in duo, Fabrizio Dal Borgo (Dodo) e Patrizia Ferrarini, insieme Dodo Reale. Canzoni di denuncia sulle ingiustizie del mondo, ritmi che spaziano fra Sud America e Africa, afro reggae lieve e fresco, una ventata di giocosa follia profumata in brasiliano alla quale partecipano fra gli altri anche Dudu Morandi dei Modena City Ramblers e Jessica Lombardi, di Fiamma Fumana. Non mancano le conferme della validità di una proposta originale e gradevole, che si concretizza nella partecipazione al Popkomm di Berlino, al Mei di Faenza, risulta uno dei dischi più graditi dagli ascoltatori della trasmissione Rai “Demo”, condotta da Michel Pergolani e Renato Marengo, e “Les Nations Unies” entra in punta di piedi nelle play-lists di molte radio di qua e di là dell’Oceano. Ma ancor di più sono forse significativi i successi angolani, come le collaborazioni con Bety Tavira, Helder Mendes, Irina Vasconcelos e la possibilità di esibirsi in concerto davanti alla First Lady Ana Paula dos Santos, cantando in differenti lingue, percuotendo su pelli diverse, pizzicando corde nate per non conoscersi ma che il destino ha voluto che si incontrassero in quel crocevia che ormai Dodo Reale è diventato. Ci piacciono queste storie di un mondo che funziona al contrario, ci piace che ci sia ancora poesia, autoproduzione e coerenza dove qualcuno vorrebbe che ci fosse solo business, ci piace soprattutto che il Dodo Reale non abbia nessuna voglia di estinguersi. E chi mai ha detto che dovrebbe farlo?
Roberto G. Sacchi
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