Domenica 27 Settembre ore 17.00 presso il Salone d’onore di Palazzo Braschi (Piazza Navona, 2- Ingresso libero ai visitatori del Museo muniti di biglietto fino ad esaurimento posti disponibili – Info 060608 www.museodiroma.it) Graziella Antonucci (voce) presenterà il suo nuovo progetto musicale discografico, C’era ‘na principissa. Al suo fianco, alla chitarra, sarà il fedele Marco Quintiliani.
La raccolta dei canti proposti in questo concerto è frutto di una laboriosa ricerca svolta da Graziella Antonucci, sia sul campo, sia presso l’Archivio della Discoteca di Stato di Roma (CNBSA). Si tratta di canti antichi, per lo più in dialetto, e tramandati oralmente da generazioni. Nascono nelle campagne, nelle risaie, nelle fabbriche, nelle carceri e nelle osterie e raccontano momenti di vita quotidiana. Sono canti che parlano d’amore, di lavoro, della condizione della donna, di religione, ma anche di guerra.
Graziella Antonucci intende, con la sua ricerca ed i suoi concerti, a cui si dedica con passione da molti anni, contribuire alla riscoperta e alla diffusione di canti antichi e tradizionali: un prezioso patrimonio da non perdere, cercando di far rivivere a chi ascolta i sentimenti e le emozioni delle donne e degli uomini vissuti prima di noi.
PROGRAMMA:
La principissa di Carini
Cosa mangiò la sposa la prima sera
Abbasso li Francesi
Storia della Cecilia
La bella Gigogin
Il tragico naufragio della nave Sirio
Amuri amuri
Gorizia
Gesé Criste era venute
Stornelli
Bella ciao
Docente di lettere, Graziella Antonucci, da anni si occupa di musica popolare, anche come ricercatrice sul campo. Ha studiato canto contadino con Giovanna Marini presso la Scuola popolare di Musica di Testaccio a Roma. Ha fatto parte di vari gruppi di musica tradizionale e ha partecipato a molti spettacoli del teatro romanesco del Gruppo Teatro Essere di Tonino Tosto. È stata una delle voci della Bosio Big Band di Ambrogio Sparagna, col quale ha compiuto tournées in Europa, e ha collaborato con il maestro Anton Giulio Perugini, sotto la cui direzione ha eseguito Laudi Medievali a Roma e a Todi. Ha svolto importanti ricerche volta alla riscoperta di canti tradizionali nel territorio laziale e di canti popolari legati al Risorgimento.