Quartetto tutto al femminile che si ispira dichiaratamente all’aria da vecchia pellicola in bianco e nero, con giocosità e spensieratezza: le FemmeFolk sono Donatella Antonellini all’organetto, chitarra, voce, castagnette e composizione, Caterina Sangiorgi al flauto traverso, voce e percussioni, Nicoletta Bassetti alla viola e al violino e Valeria Cino al contrabbasso Il loro progetto musicale nasce nel 2012 e ruota intorno a un repertorio che batte le terre d’Oltralpe: bal folk d’ispirazione francese, quindi. Chi cerca arrangiamenti complicati e sonorità esotiche forse non sarà pienamente soddisfatto da questo disco, che, per contro, piacerà moltissimo a chi ama la musica da ballo ben suonata, arrangiata con cura ed esguita per il proprio e l’altrui divertimento. Divertimento che non è certo una limitazione, ma un valore aggiunto di questo progetto.
Queste quattro ragazze sono brave musiciste e sanno fare il loro mestiere con grande qualità e intensità, suonano e cantano con classe e gli arrangiamenti sono tutti di livello.
Dal valzer alla bourrée, dalla scottish alle mazurke, con quache accenno ai balli staccati, al liscio, senza trascurare indluenze più moderne.
Il disco scorre gradevole e vede la presenza di alcune vecchie conoscenze d’alto rango, tra le quali spiccano Riccardo Tesi, che ha curato l’arrangiamento di Giuditta, e Stefano “Ciuma” Delvecchio, che dice la sua su Favole, e Roberto Bartoli.
Un piccolo appunto, che vale per il loro, come per buona parte degli uffici stampa italiani: che cosa significa musica etno-folk? Per caso scrivete anche rock-rock’n’roll?
Il che non inficia fortunatamente il valore del disco. Cercatelo.
Felice Colussi
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