AUTOPRODUZIONE, 2004 – FOLK CONTEMPORANEO/ITALIA
All’interno del libretto di “Mar Bianco” si ricorda che “Nella Spagna del XIII secolo D.C. La Frontiera era una mobile e osmotica linea di confine tra i Mori e la Cristianità”. Questa nota è la chiave di lettura del progetto musicale del quartetto La Frontera: l’incontro, lo scambio il confronto tra diverse tradizioni musicali, senza tentativi di sintesi e senza contrapposizioni, ma piuttosto in un gioco di rimandi e suggestioni, un percorso musicale al termine del quale le frontiere politiche e culturali scompaiono. Tutta la prima parte del disco è quindi dedicata a brani dal taglio mitteleuropeo, fino a proporre “Ershter waltz”, canzone della tradizione yiddish. Nel prosieguo le atmosfere tendono a cambiare e la bussola musicale che guida il gruppo punta verso altre direzioni. Ciò si avverte in “Scaravanserai”: inizia con accenti ancora una volta slavi, per poi lentamente virare, in un processo di avanti e indietro, verso atmosfere mediorientali. E se il brano seguente è quasi una czarda (e quanto di orientale vi è in essa!), il successivo porta sulle coste adriatiche italiane. Si tratta infatti di “Casche l’olive”, canzone della tradizione abruzzese, cui è collegata un saltarello di grande bellezza. Con “Sama’i Shadd Arabian” e “Siddi Mansur” l’atmosfera musicale è decisamente araba o arabo-andalusa. Il primo è uno strumentale, mentre il secondo, che chiude il disco, è una bella canzone d’amore proveniente dalle corti arabo-andaluse del 1200. Alla base delle scelte di repertorio vi sono naturalmente le origini, le esperienze e gli interessi dei quattro componenti del gruppo, che ricordiamo essere costituito dalla fisarmonicista Miranda Cortes, dal chitarrista Michele Pucci (uno dei migliori in Italia), qui nella sua “veste” flamenco; da Michele Sguotti al violino, viola e voce e dal percussionista Francesco Clera. Ad essi, nei brani cantati, si aggiunge la voce di Federica Doniselli. Insieme i cinque danno vita a questo bel disco, che sintetizza in maniera efficace la proposta che il gruppo La Frontera porta in giro nei suoi concerti, in cui meritatamente sappiamo riscuotere grande apprezzamento da parte del pubblico.
Marco G. La Viola
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