COMPILATION/GIAPPONE – MUSIC ROUGH GUIDES RGNET1211, 2008
Musicalmente, del Giappone sappiamo poco o niente. O meglio, sappiamo cose sbagliate. Da quel grande Paese asiatico ci giungono infatti soltanto alcuni fenomeni di musica estremamente commerciale, clonata sui peggiori modelli occidentali, oppure impenetrabili e complesse musiche tradizionali, di assai difficile lettura. In realtà, per quanto testimoniato da questa interessante compilation redatta da Paul Fisher per le Music Rough Guides, il panorama giapponese di oggi si presenta vario e curioso, capace di riproporre dell’ottimo boogie woogie postbellico (con una leggera coloritura orientale dettata dall’uso saltuario di scale inusitate) insieme a brani tradizionali del genere minyo, una sorta di songwriting ricco di idee innovative. Non mancano la world music più canonica, che propone interessanti contaminazioni fra antico e contemporaneo con gruppi di valore da noi completamente sconosciuti come la Oki Dub Ainu Band, o chitarristi davvero prestigiosi come Takashi Hirayasu, canzoni a tema sociale e politico eseguite dalla Soul Flower Mononoke Summit o trascinanti misture pop-indie rock-dance con i Ryukyu Underground. Se un viaggio in Giappone si propone come incompatibile con le tasche dei più, questa compilation può molto più economicamente cominciare a rendere l’idea. E poi, se potete, buon viaggio!
Dario Levanti
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