Dall’epoca del primo Dylan, il folk americano ha influenzato decine e decine di musicisti e gruppi al di qua dell’Oceano, in tutta Europa. Il suono, le tematiche, il blues arcaico, il folk urbano, il primo folk elettrificato sono state spesso anche fonte di ispirazione per folksinger – cantautori che hanno declinato secondo le loro personalità le musiche nate in America del Nord. Quindi perché stupirsi se due musicisti, nella fattispecie Fabio Mora (voce, piedi, mani) e Fabio Ferraboschi a.k.a. Bronski (chitarra acustica, steel, banjo, armonica e voce), ancora nel 2015 decidono di omaggiare la loro musica preferita dedicando un intero CD (o quasi, come vedremo) alla rilettura del songbook del folk d’oltreoceano? Sincerità, affetto e rispetto verso le origini sono le basi sulle quali questo secondo loro lavoro si sviluppa, oltre naturalmente ad una profonda conoscenza del repertorio e ad una indispensabile bravura tecnica. Al solito, non vorrei ma lo devo fare, mi tocca segnalare quelli che secondo me sono le tracce preferite da chi scrive: ed allora le dylaniane “Don’t think twice it’s allright” e “ Maggie’s Farm”, il Johnny Cash di “God’s gonna cut you down”, il Woody Guthrie di “Do Re Mi” ed infine “Mannish Boy” di Muddy Waters con la chitarra di Lorenz Zadro e il violino di Francesco Diddi.
Ma soprattutto sottolineo “Se vuoi andare vai” e “Nostra Signora dei Senza Nome”, due composizioni originali che forse, ripeto forse, lasciano intravedere il futuro musicale di questo duo.
Benfatto, bel disco.
https://www.facebook.com/Mora-Bronski-327446620756967/?fref=ts
di Alessandro Nobis