A un passo dal traguardo decennale il Festival del Canto Spontaneo 2016 – nona edizione, offre l’occasione per aprire uno spazio riflessivo sul tema dell’Utilità, utilità nel fare e nell’usufruire.edizioni. Un clima ricco di echi classici, che richiamano la pratica conviviale del simposio, ha contraddistinto a Givigliana, domenica 28 agosto, uno dei momenti salienti della nona edizione del Festival del Canto Spontaneo. In linea con la tradizione antica, infatti, il comitato scientifico del Festival, composto dai suoi promotori Giovanni Floreani (Associazione Culturale Furclap di Udine) Novella del Fabbro (Trio di Givijano) e dal filosofo veneziano Alberto Madricardo, ha coinvolto un nutrito gruppo formato da due rappresentanti del neonato spazio Lino’s & Co (che ha raccolto l’eredità dell’antica tipografia Doretti e che si occupa di co-design e co-working a Udine) Andrea Giacomelli e Irene Beltrame (grafica ufficiale del Festival) e da Ofelia Croatto, docente di storia dell’arte e neopresidente dell’associazione FARE (che raccoglie intorno a sè giovani provenienti dal mondo della scuola rappresentati a Givigliana da un gruppo di ragazzi, coinvolti anche nelle riprese e nelle future attività del Festival: Natascia, Alberto, Filippo, Francesco, Alberto, Kevin, Andrea e Riccardo).
Un contenitore di eventi, quindi che viaggia per l’Europa e approda in questo periodo in terra friulana. Il Festival si pone anche l’obiettivo di recupoerare antiche tradizioni: già da 3 anni si ripropone la processione della Croce di Lorena a Givigliana (rito abbandonato negli anni ’60) e da quest’anno diventa ufficiale il percorso pedestre che collega Rigolato a Salârs (Ravascletto) dedicato a Sant’Anna (effettuato il 31 luglio scorso). A Salars è stato riproposto il concerto – video “Europa – I luoghi della cornamusa” mentre di varianti linguistiche si è parlato a Stolvizza (5 agosto) e a Farra d’Isonzo (Go) è stata realizzata la seconda edizione di “Canti al vino” (25,26,27 agosto)
In attesa della “Giornata del Festival” che si terrà il 2 ottobre a Givigliana e Rigolato (Ud) l’associazione Fu
rclap propone alcune “tappe di avvicinamento” : presso Lino’s & Co. , lo spazio per coworking ed eventi recentemente aperto negli ex locali della Tipografia Doretti in via di Prampero a Udine, il 30 settembre alle 16,30 e il 1 ottobre dalle 10,30 alle 18,30 si terrà il seminario Voce con Ljoba Jence e Claudio Milano; nel tardo pomeriggio del 1 ottobre , David Riondino, Paola Tozzi e Antonio Giordano parleranno e canteranno di “forme arcaiche di poetica popolare”. Il seminario è a numero chiuso mentre tutti gli altri concerti, compresi quelli di domenica 2 ottobre a Rigolato, sono a ingresso libero. Oltre a David Riondino, noto personaggio televisivo e radiofonico, fanno parte della compagine artistica la citata Ljoba Jence, esperta di tradizioni popolari slovene, Claudio Milano, giovane sperimentatore vocale di Roma, l’associazione Nuovi Cittadini di Udine, i Cantuors di Sant’Jacom di Rigolato, il trio femminile udinese Voci Inconsuete, Paola Tozzi e Antonio Giordano di Salerno. In linea con un rimando alla forte connotazione del Festival che vuole sì trasmettere, conservare, serbare la tradizione, evitando però di ridurla a pura icona museale. Utilità è anche, nelle parole del giornalista sardo Luigi Pintor, memoria collettiva, trasmissione verticale, generazionale, condivisione delle conoscenze, come bene titola il suo romanzo: “Servabo”, iscrizione latina ad un quadro di un suo antenato che significa: terrò in servo, conserverò, sarò utile, servirò. Conservare, ricorda il filosofo Madricardo, è serbare insieme.
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