Si terrà a Rovigo nel prossimo fine settimana la quindicesima edizione del festival ANDE BALI E CANTE organizzato dall’ Associazione Culturale Minelliana per la direzione artistica di Roberto Tombesi, il cui sottotitolo parla chiaro: Gli strumenti ad ancia libera nei rituali della tradizione popolare, ovvero fisarmoniche, organetti, armoniche a bocca, bandoneon, concertine, armonium e melodiche, argomento di indubbio interesse per quanti siano interessati a conoscere i molteplici aspetti della cosiddetta Cultura Popolare.
Questa edizione del festival ha fortemente rischiato di essere annullata per le lungaggini burocratiche che hanno impedito agli organizzatori di usufruire per tempo del pur misero contributo pubblico; ritardo che ha costretto Tombesi & C. a spostare in modo creativo e acrobatico il festival dalla fine del periodo estivo al ponte dell’Immacolata.
Al solito la location classica è quella del suggestivo Monastero degli Olivetani a Rovigo, alla quale si sono aggiunti – per ovvi motivi meteo – gli auditorium di S. Agostino e il teatro del Duomo di Rovigo.
Inaugurazione venerdì 9 alle 15:30 in occasione dell’apertura delle esposizioni di strumenti all’Auditorium di S.Agostino; quelli della collezione Calcagno – Cavagna di Albisola (SV) che raccoglie strumenti tradizionali fantastici, la mostra degli strumenti legati al periodo natalizio e le sempre interessanti esposizioni delle ditte Castagnari, Galliano e Ploner e Bessora. Alle 17:30 incontro con il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, sempre attento alle dinamiche sociali e politiche del Veneto che proprio nel Polesine ha ambientato il suo primo libro; con lui si parlerà di un tema interessante, ovvero le ritualità legate al ciclo delle stagioni. La sera, alle 21 presso il Teatro del Duomo, finalmente musica con una serata alla quale parteciperanno numerosi musicisti con i loro strumenti ad ancia, introdotti dagli etnomusicologi Chiara Crepaldi e Paolo Rigoni: saranno della partita il Trio Labir, gli irlandesi Seaclài, Francesco Ganassin e Alessandro Tombesi dei Calicanto, Francesca Gallo e il duo Flavia Ferretti – Michele Cavazzini.
Sabato stage di danze occitane (Auditorium S.Agostino) della Val Varaita e Val Vermenagna con Silvio Peron e Marisa Dogliotti, al quale seguiranno un aperitivo musicale open mic e alle 16:30 gran festa a ballo con molti dei musicisti protagonisti del festival.
Alle 21 secondo concerto al teatro del Duomo con Silvio Peron, il Duo Minazzato-Rampazzo, Roberto Tombesi, il duo Erica Boschiero – Sergio Marchesini e Corrado Corradi.
Conclusione domenica 10 nel pomeriggio (16:30) alle Cantine Bernardi di Torreglia con la presentazione del CD di Silvio Peron Eschandiha’ de Vita.
Un bel programma, complimenti allo spirito di iniziativa e alla reattività dei promotori per l’idea di salvare il Festival; sul rispetto della cultura popolare e di quanti cercano di studiarla e promuoverla da parte degli enti pubblici stendiamo invece un doveroso quanto pietoso velo.
Alessandro Nobis
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