È appena uscito Accordion il primo disco di Samurai per l’etichetta belga Homerecords. Samurai è un quintetto di organetti composto dal francese Bruno Le Tron, l’irlandese David Munnelly, il finlandese Markku Lepistö, l’italiano Riccardo Tesi e il belga Didier Laloy. In Italia l’album uscirà in ottobre e sarà distribuito da Materiali Sonori. L’idea del gruppo era nella testa di Frédérique Dawans, dell’agenzia artistica belga Fragan, già da tre anni ma si è concretizzata solo nel 2010 a “Le Chantier,” Centre de Crèation des Nouvelles Musiques Traditionnelles et Musiques du Monde, a Correns nel sud della Francia. Qui i cinque artisti in residenza hanno realizzato lo spettacolo che ha aperto il festival Joutes Musicales de Printemps il 21 maggio 2010, una coproduzione tra Le Chantier e Fragan. Lo spettacolo è stato poi presentato nel corso dell’anno a Bruges in occasione dell’Airbag festival, al FIMPT (Festival Internacional de Música Popular Tradicional) a Vilanova Y La Geltru, al Festival di Forde (Norvegia), al Babel Med Music a Marsiglia e nella serata di chiusura dell’Akkordeon Festival a Vienna riscuotendo ovunque ottimi consensi.
I musicisti si sono poi incontrati di nuovo a “Le Chantieir”, nell’aprile 2011, per la registrazione di Accordion, il loro primo disco presentato in prima assoluta al Brosella Folk Festival a Bruxelles lo scorso luglio. Il gruppo si è esibito nell’acustica perfetta del Théatre de Verdure, cornice incantevole per gustare appieno il suono dei cinque artisti. Pubblico quieto e tranquillo. Il loro nome Samurai è evocativo di un mondo costruito sulla fedeltà e la dedizione ad una causa, come le loro vite artistiche impegnate a nobilitare l’organetto e i suoi repertori, esplorando coraggiosamente nuove sonorità e possibilità strumentali.
Durante il concerto al Brosella Folk Festival il quintetto di base si scompone talvolta in sottogruppi ed ecco allora Lepistö,Tesi e Laloy eseguire in trio Marock , o il duo Le Tron e Laloy interpretare Vallermheil. La disposizione dei cinque musicisti sulla scena è rivelatrice di ragioni musicali.
È proprio a questo proposito che inizio la conversazione con Riccardo Tesi, uno dei cinque, che ho raggiunto dopo il concerto, ma soprattutto dopo aver ascoltato il disco.
“Sulla scena hai alla tua destra Markku e alla tua sinistra Didier, c’è qualche motivo?”
“Con loro due suono spesso in sezione e ho bisogno di sentirli bene per realizzare meglio incastri ritmici spesso complicati. Inoltre insieme eseguiamo anche un brano in trio per cui tra loro due per me è il posto più indicato. Invece Bruno lavora più di frequente in sezione con Dave. Spesso mi occupo delle parti del basso nel gruppo. Ho sempre amato ricoprire questo ruolo anche quando suonavo con John Kirkpatrick e Kepa Junkera nel gruppo Trans Europe Diatonique. Con i cinque di Samurai cerchiamo di utilizzare al meglio le caratteristiche di ognuno al servizio della musica e poi di sovente ci scambiamo i ruoli anche all’interno dello stesso brano.
“Come sono nati questi pezzi al centro di Correns “Le Chantier”? Creazione collettiva o individuale? Scrittura o improvvisazione?”
“Ognuno ha portato delle idee per i brani, poi c’è stato un lavoro collettivo di strutturazione e di arrangiamento. Alcuni pezzi erano molto più definiti di altri. C’è stato un bellissimo interplay tra musicisti, una splendida atmosfera dove abbiamo costruito insieme gli arrangiamenti e questo credo che si senta dal vivo. Ognuno cerca in qualche modo di trovare il proprio posto all’interno del pezzo per fare le cose che più gli calzano stilisticamente. Nel caso dei miei pezzi, ho scelto dei brani dove sapevo che ognuno di loro avrebbe potuto dare qualcosa. C’è certamente una parte individuale nella composizione originale, ma è trattata collettivamente all’interno di Samurai. Insieme chiusi in una stanza scegliamo le soluzioni che ci piacciono. È un lavoro democratico, creativo e interessante. È il bello di cinque musicisti dove non c’è una leadership definita.”
“Per esempio De Dealy Lo Ribatel / Espresso con Bruno Le Tron come è nato?”
“ Bruno da buon francese ha molte bourrée in repertorio. A me piace molto il ritmo di questa danza e ho spinto per fare un brano dedicato alla bourrée. Il brano è nato unendo una melodia tradizionale ad una di mia composizione. L’elaborazione, la strutturazione e l’arrangiamento definitivo del brano è stato frutto di un lungo lavoro d’insieme. Il fatto che ognuno proponga soluzioni diverse è molto stimolante. La musica va da una parte dove non avrei saputa portarla da solo. Questa è la ricchezza del suono del gruppo ed è l’aspetto creativo che mi piace. E poi ho la fortuna ed il piacere di suonare con alcuni dei migliori interpreti mondiali di organetto.”
Le loro musiche raccontano l’avventura umana e musicale di cinque artisti certamente speciali. Ciascuno di loro contribuisce attraverso un pezzettino della propria terra e della propria storia personale ed artistica a comporre l’atmosfera europea che impregna il gruppo. La bellezza dell’Irlanda è evocata dal suono di David Munnelly che ha dedicato Blind Harbour / Carty’s Reel, ad un piccolo paese di pescatori della costa occidentale della sua isola. Reel Finlandia è il pezzo composto da Markku Lepisto ispirato alla sua terra. Si respira il Mediterraneo in Marock il pezzo molto ritmico di Riccardo Tesi, che il musicista ha dedicato a Ian Anderson dei Jethro Tull. Infine c’è la Francia delle bourrée arrangiate da Bruno Le Tron e la contemporaneità delle composizioni di Didier Laloy.
La loro avventura musicale ed umana continuerà con una lunga serie di concerti in Belgio a novembre, spero presto di poterli ascoltare in Italia. Chissà come suoneranno alle mie orecchie i loro pezzi nell’atmosfera di una splendida piazza o teatro del belpaese?
Accordion si può acquistare sul sito di Materialisonori.it
Il sito di Samura è http://thesamurai.jimdo.com
Il contatto del gruppo Frédérique Dawans samurai@fragan.be
Giuseppina Colicci Stoccarda
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