di Felice Colussi
Un nuovo lavoro discografico, questo Ogni Goccia, che sa di mare, di vento, di melodie portate da genti migranti. Sono undici i brani di questo disco per questo ottimo gruppo condotto con maestria da Claudio Prima, che la maggior parte dei nostri lettori ricorderà nelle suae scorribande sonore con Bandadriatica, con il suo organetto, ora sognante, ora scintillante nel condurre le danze, ben sostenuto dal sax e dal flauto traverso di Emanuele Coluccia e dalla batteria e percussioni di Francesco Pellizzari, che creano un perfetto tessuto sonoro per il dispiegarsi della voce di Rachele Andrioli.
Riscrivere la tradizione con i piedi nell’acqua, a volto scoperto. – scrivono loro stessi nella presentazione del disco – Farsi scompigliare le idee e restituire forma e lezione al mare, pazienza e distacco, sale e fortuna. Le canzoni di Adria nascono con il piglio curioso di chi non è stanco di mettersi in cammino, con mani attente. Le dita inumidite che indicano la rotta. Sono canzoni che hanno imparato il trucco del marinaio, mescola ardita di riso e pianto. L’organetto si fa bandiera delle tradizioni di tutti i venti, aria spinta a forza, che geme e germina.
Vi sono varie dediche in questo disco, che sono dei riferimenti musicale del gruppo stesso, da Mia Martini a Chico Buarque De Hollanda in Valsinha, a Hermeto Pascoal in Garrote e non può mancare un brano tradizionale salentino rivisitato, Quantu me pari beddha te luntanu. Un confronto di culture di qua e di là del mare Adriatico, quest’angolo di Mediterraneo così denso di umori musicali diversi, pur con vari comuni denominatori. Un lavoro decisamente affascinante.
Sito: www.adriatik.it
Facebook: www.facebook.com/adriaitaly
Lascia un commento