PIRANHA PIR 8268-6, 2007 – BALCANIAN BRASS BAND/ALBANIA
La Fanfara Tirana ha incrociato la mia strada in un momento strano della mia vita quando, a causa di un grave incidente sportivo il rischio di non poter più imbracciare il mio strumento è stato molto forte e un notevole spleen stava per prendere il sopravvento.
Avevo letto nelle note di presentazione che erano definiti un gruppo che fa ballare anche i morti. Così, con il mio bravo braccio al collo, temendo che alla fin fine ci fosse un po’ della consueta esagerazione balcanica, me li son guardati e ascoltati per benino mentre preparavano il palco, scaldavano le dita e facevano il loro bravo sound-check…
Tre flicorni baritoni, tre percussionisti, sax trombe e clarinetti a rincorrersi in parossistici crescendo e, su tutto, la straordinaria voce di Niko Zela, una voce solista che rappresenta una novità nell’ambito delle fanfare. C’era da rimanere a bocca aperta: grande rispetto per la tradizione, un passato che resta come forte radice sulla quale crescere la pianta di una contemporaneità vera, non forzata, né tantomeno modaiola.
E poi, signori, miei, il concerto… un impatto unico, arrembante, con un susseguirsi di ritmi spezzati, di quelli che ci aspettiamo da un gruppo balcanico, quei 7/8 e e 9/8 quasi impossibili da decifrare e i semplici 2/4 kossovari e del Nord dell’Albania, che potrebbero anche essere assimilabili a delle polke mitteleuropee, se non sembrassero morsicati da una ben più mediterranea tarantola. La tristezza infinita del lamento per clarinetto solo ti sprofonda in cupezze infinite, tra le scure onde del basso Adriatico e le aspre montagne del sud dell’Albania e ti narra di perduti amori, ma appena il resto della banda rientra scopri che davanti a te c’è una straordinaria fanfara, se non forse la più bella dell’intera penisola balcanica, sicuramente la più nuova. Ascolti questo Cd e ti viene da chieder loro: dove siete stati finora?, come possiamo aver fatto a meno di voi?
Questo è uno dei più grandi gruppi d’Europa al giorno d’oggi, possono piacere ai vecchi ed entusiasmare i giovani! Per una festa dove ancora si fuma il trinciato forte nelle cartine fatte con il giornale, il vino è aspro, la birra scorre, le gambe volano a rincorrere il ritmo e il volume della musica è alto, maledettamente alto! Ora li possiamo finalmente apprezzare su CD: ascoltate questo disco, ascoltatelo a un volume maledettamente alto!
Andrea Del Favero
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