di Andrea Del Favero
Che Alessandro D’Alessandro sia probabilmente l’organettista italiano di maggior talento della nuova generazione non ci piove: un talento che si esprime soprattutto nella cifra stilistica e artistica, nella sua partecipazione a progetti molteplici, nel suo non suonarsi addosso. Allo stesso modo l’uso dell’elettronica e della manipolazione sonora dell’organetto gli apre le porte di una assoluta contemporaneità.
E’ abbastanza evidente come in questo campo van: alcuni illustri predecessori: Ambrogio Sparagna, ma ancor di più, per il tipo di approccio di D’Alessandro, l’approfondito lavoro di Riccardo Tesi su generi molto distanti tra loro. Ovviamente Alessandro non entra in competizione con nessuno, cercando, e trovando, una sua strada, originale e creativa.
E bene ha fatto Squilibri a dargli fiducia e a supportarlo in questa sua fatica, che lo porta a misurarsi con classici della canzone nazionale e internazionale, spaziando da Fabrizio De André a Paolo Conte, da Pino Daniele a Lucio Battisti, Bob Marley, Gianmaria Testa, Piero Ciampi e Fausto Mesolella.
Altrettanto significativo è il contributo di nomi importanti alla realizzazione del disco: Sergio Cammariere, Joan Manuel Serrat, Neri Marcorè, Sonia Bergamasco, Musica Nuda e Peppe Voltarelli. Senza dimenticare gl’interventi in studio di Daniele Sepe, Roberto Angelini, Daniele Di Bonaventura, Arnaldo Vacca, oltre che dell’Orchestra Bottoni da lui stesso guidata.
Un solo brano è inedito, la Tiritera delle canzoni che volano, cantato a due voci da Elio con David Riondino, mentre i brani di tradizione popolare sono, significativamente, non italiani.
Cercare di abbattere le barriere e i preconcetti, inserendo l’organetto nei più disparati ambiti, – dichiara Alessandro – è sempre stata una sfida personale, sin da quando da bambino accendevo la radio, e provavo a suonare su tutto quello che passava. Ovviamente non potevo non portare con me una parte importante degli incontri artistici con cui mi sono confrontato, le musiche, il teatro e ovviamente la canzone d’autore.
In un primo momento potrebbe sembrarvi che Alessandro D’Alessandro abbia voluto strafare in questo primo disco, ma a un attento ascolto vedrete che tutte le partecipazioni sono assolutamente funzionali al progetto, nessuno straborda e l’ascolto scorre via piacevolmente lieto.
Un disco da avere, per appassionati dello strumento e anche per un pubblico meno folk. Consigliatissimo.
Artista | ALESSANDRO D’ALESSANDRO |
Titolo | Canzoni – per organetto preparato & elettonica |
Label | © squilibri 2021 isbn: 978-88-85571-52-5 |
Supporto | Libro + CD |
Anno | 2021 |
Sito | LIBRETTO info@squilibri.it www.squilibri.it |
Lascia un commento