Vincitori delle selezioni territoriali di “Suonare a Folkest”, gli Almoraima sono uno degli esempi di punta di quello che sta accadendo oggi –oltre al successo planetario della pizzica- nel Salento. Un vero e proprio laboratorio musicale esteso che ha trovato nell’etichetta AnimaMundi il proprio punto di riferimento, proponendo insieme a solisti eccellenti (da Anna Cinzia Villani a Enza Pagliara, da Raffaella Aprile a Tonino Zurlo) anche formazioni interessanti e innovative come i Troublamours e, appunto, Almoraima. La formazione con la quale hanno realizzato questo disco d’esordio è in parte differente da quella che abbiamo intervistato subito dopo la loro vittoria a Suonare a Folkest, ma questo non sposta di molto i termini della questione: la fonte d’ispirazione è sempre il crocevia tra la musica popolare andalusa e la cultura musicale dei Mori e degli Ebrei Sefarditi e il modo di approcciarsi è quello di un patrimonio tecnico assai proprio, rinvigorito da un contributo personale di passione e condivisione che rende il tutto molto convincente. Musica di delicati equilibri, quella composta ed eseguita dagli Almoraima ha la grande dote di non perdersi dietro filosofeggiamenti troppo ostinati ed eterei ma nemmeno di uscire da una dimensione onirica fortemente presente e positivamente condizionante l’ascolto. Ascoltate “Luna Negra” e “El Moro” per capire cosa intendiamo dire. Buon ascolto! www.suonidalmondo.com
Enrico Lucchesi
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