Disco quanto meno coraggioso e, almeno da noi, per pochi intimi, questo “And Time Goes On” di Shelia Stewart edito per la Offspring una nuova e piccola etichetta scozzese. Per ricordarsi di Sheila Stewart bisogna andare ben indietro di quasi quarant’anni quando insieme al padre Alec la madre Belle e la sorella Cathie avevano messo in piedi The Stewarts Of Blair. Con questo gruppo vocale che attingeva alla tradizione scozzese suonò regolarmente nei folk clubs e folk festival incidendo tra l’altro anche per la Topic.
Dopo tanti anni Sheila torna con un disco che è una piccola porzione di Scozia, non aspettatevi cornamuse ma tra i solchi troviamo la cantante che interpreta pochi brani a cappella ma soprattutto racconta delle storie prese dalla tradizione con la sua voce ora suadente, ora ironica, ora circospetta a parlarci di re, fanciulle tradimenti e così via. Ma la musica? sono solo cinque le canzoni ma valgono la pena. Quando canta Shelia si apre, la sua voce è graffiata dal vento della brughiera e dall’erica, è una voce modulata, alta, capace di muoversi fra melodie arcigne e ritmi danzanti come in “Rosie” oppure trasformasri in uno strumento antico come in “Betsy Belle” o “Cod Liver Oil”.
Certo che se non conoscete l’inglese è dura, ma se volete un documento storico e siete amanti della Scozia come fare a sottrarsi?
Roberto Menabò
Stewart, Sheila – “…And Time Goes on…” (CD)
Offspring Records, 2000
Lascia un commento