MUSICA ROMANI – AUTOPRODUZIONE, 2006
FB segue con particolare attenzione l’evoluzione del lavoro di Alexian (Santino Spinelli) perché fra i primi a intuirne le potenzialità (Ciro De Rosa ne scrisse già sul n. 137, nel novembre di nove anni fa) non solo come musicista ma anche e soprattutto come intellettuale a tutto tondo (plurilaureato docente universitario, saggista, animatore culturale, organizzatore di eventi) sempre in lotta per la difesa e la diffusione del patrimonio culturale dei Rom. Nello svilupparsi del suo cammino d’impegno, è oggi la volta di questo ambizioso doppio Cd in confezione “libro” e formato speciale (cm 14×24!) per oltre 30 pagine e, ovviamente, due dischi per un totale di oltre due ore di musica e tanto, tanto da leggere e imparare, sui Rom, la loro musica, la loro storia e attualità discriminate. Come lo stesso De Rosa scrive nella prefazione “i due CD che compongono Andrè Miro Romano Gi sono rappresentabili come un viaggio millenario, profondo nelle culture dei Rom, nella loro stratificazione, nel loro autorappresentarsi e nello svelarsi a chi li ascolta. Sono le diverse ramificazioni, gli stili delle aree musicali romanì che scaturiscono dall’incontro del Popolo Rom con i patrimoni etnofonici: dal subcontinente indiano all’Anatolia, dai Balcani al Nord-Africa, dall’Europa centro-orientale alle sponde mediterranee, dall’Europa settentrionale fino all’America latina”. Non solo: nel primo dei due dischi è presente anche un omaggio a due musicisti non Rom ma che dei Rom hanno carpito l’essenza e lo spirito: Fabrizio De André e Ivano Fossati di “Khorakhané”, qui riletta come un suggestivo canto corale intorno al fuoco.
Nel secondo CD tema dominante è il jazz, con un quasi obbligato omaggio al grande chitarrista manouche Django Reinhardt: stupisce, ma non più di tanto, l’efficacia e la bellezza della versione di “Nuages” che Alexian ci regala che dimostra la sensibilità di Spinelli, musicista completo, verso la forma più improvvisativi della musica. “Andre Miro Romano Gi” è un capitolo importante e sostanziale nell’avventura umana e musicale di Alexian, che si dimostra sempre più sicuro e convincente con la sua fisarmonica, ben sorretto dai suoi abituali musicisti (ottimo il chitarrista Andrea Castelfranato) fra cui il giovanissimo e purtroppo già scomparso percussionista Angelo Di Menno Di Bucchianico, cui va un doloroso pensiero.
Dario Levanti
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