Si svolgerà sabato 30 gennaio alle ore 17 al Teatro Civico di Busca, in provincia di Cuneo, la terza tappa delle selezioni di Suonare@Folkest 2016. Organizzato in collaborazione con l’attiva Associazione Marcovaldo, vedrà salire sul palco tre progetti artistici: La Brigata Lambrusco da Reggio Emilia, Giuseppe Mastarone in arte Salgari da Torino e i piemontesi Kitchen Implosion. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione Marcovaldo.
Ricordiamo che Suonare@Folkest è un’iniziativa che mette a confronto ogni anno le più interessanti proposte della musica di area folk italiana: le migliori fra queste sono selezionate per esibirsi all’interno del Festival estivo.
La Brigata Lambrusco è una band nata a Reggio Emilia nel 2012 composta da Matteo Davoli, Riccardo Pelli, Francesco Cepelli, Lorenzo Iori e Simone Carucci: quattro ragazzi uniti in nome dalla comune idea di rinnovare la storia della musica della resistenza e la memoria delle tradizioni Emiliane. Il loro è un repertorio che intreccia la musica folk ai canti popolari e di resistenza. Un viaggio che parte dalla terra d’origine per spaziare nella musica irlandese, e non solo. I richiami alla musica d’autore, particolare attenzione al grande Guccini, alla canzone da osteria, alla tradizione folk, alla musica di protesta di Pietrangeli e Amodei si intrecciano in un genere schietto e sincero che si addice a queste terre nebbiose. I pezzi scritti dal gruppo, alcuni dei quali in dialetto, hanno la capacità di rievocare tempi andati, volti dimenticati, esperienze che nella loro “normale eccezionalità” toccano un po’ tutti noi nel profondo. E per questi motivi il progetto già al suo nascere è premiato da un inaspettato calore del pubblico. Il nome nasce proprio dalla fusione di questi due tipi di memoria: da una parte la resistenza partigiana, in ricordo della gloriosa brigata partigiana reggiana (La Brigata Garibaldi), dall’altra le ROSSE tradizioni Reggiane con il buon vino “Lambrusco” e il vecchio PCI. Il gruppo ha sempre alternato la musica all’impegno sociale con numerose associazioni ed enti quali ANPI, centri sociali, collettivi studenteschi, ecc…
Giuseppe Mastarone (in arte Salgari in onore del più famoso scrittore vissuto a Torino) nasce artisticamente nel 1981 con la stesura di un’opera rock. Scrittore di tutto ciò che è descrivibile, alterna canzoni in italiano di cui è autore e compositore a libri (“Storia di nuvole” Ed. Il Filo) e monologhi teatrali (“Intervista a Tenco”, “Ecco l’uomo”).
Si esibisce dal 2011 in alcuni locali, per strada ed in feste private sempre a Torino, sua città di vita.
Solo nel 2014 però riesce a trovare musicisti-compagni di viaggio con cui l’anno dopo registra quattro canzoni: Marco Ravizzotti (contrabbasso) che non disdegna collaborazioni blues e jazz, Duilio Brio (batteria) attore teatrale e musicista estimatore del rock e dei Beatles e Gianni Berthod (fisarmonica e tastiere) con alle spalle studi conservatoristici, 10 anni di esperienza in Val d’Aosta nonché cantante gospel.
Kitchen Implosion nasce dall’esperienza folk-rock di IN THE KITCHEN condivisa dagli anni ’90 all’inizio del nuovo millennio dal suo nucleo fondatore, cui si è unito lo storico bassista dei disciolti The Stp, leggenda dell’underground punk italiano.
Kitchen Implosion trova linfa vitale in 30 anni di punk-rock pogato e “suonato” su vinili usurati e cassette smagnetizzate, anni segnati da ampli distorti, volumi insensati, devastanti feste studentesche, primordiali toga-parties, maratone danzerecce popolari, concerti memorabili, notti infinite e deliranti in clubs, circoli, piazze e cantine, corde rotte, ance stonate, arrivi partenze, litigi, riconciliazioni, brindisi, urla, sudore, decibel & ottani…30 anni di vicissitudini sonore e umane.
Nati alla fine del 2013 come progetto temporaneo goliardico per un minitour nei locali della loro zona, Kitchen Implosion continua l’avventura partorendo nel settembre 2014 il CD autoprodotto-autodistribuito Pretty Work Brave Boys e inanellando una ventina abbondante di concerti qua e là per il Norditalia, fino alla recente svolta stilistica e al concepimento del nuovo album Selfish e di un nuovo tour.