SAM PRODUCTIONS SAM9012, 2008 – FOLK CONTEMPORANEO/CAMPANIA
Castelpoto e Campoli, due piccoli centri del Sannio beneventano, sono i luoghi in cui Elisabetta Landi ha effettuato negli scorsi anni ricerche etnografiche, scoprendo un repertorio di particolare interesse. Ora quel materiale, opportunamente arrangiato nel rispetto della tradizione che si evolve, è diventato il contenuto di questo Cd, proposto da una formazione che porta il significativo nome del disco, Ausulea, cioè ascolta, presta attenzione a quello che dico, nella lingua locale. Gli angusti spazi di una recensione non sono certo la sede ideale per inquadrare storicamente e etnomusicologicamente il lavoro, nato da un’idea di Fabio Crisci (basso e voce), già membro di Musicalia come pure Elisabetta Landi (voce e tammorra). Da raccontare, invece, il risultato musicale dello sforzo compiuto da Ausulea di attualizzare il repertorio tradizionale con l’obiettivo di renderlo più fruibile all’ascolto, obiettivo pienamente centrato. Impressione confermata anche dall’esecuzione dal vivo, alla quale abbiamo avuto la fortuna di assistere lo scorso 25 aprile in occasione della presentazione avvenuta proprio a Castelpoto: anche nella dimensione live lo spettacolo funziona, eccome. La presenza, sia come strumentista sia in cabina di regia, di Angelo Cioffi (chitarra e voce), uno dei più stimati arrangiatori italiani (i fratelli Bennato, Branduardi, Jannacci, Avitabile ma anche Musicalia, Canzoniere della Ritta e della Manca, Sancto Janne) è una vera garanzia di risultato, come pure (senza nulla togliere agli altri) quella di Erasmo Petringa (Eugenio Bennato, Concetta e Peppe Barra, Enzo Gragnaniello, Pietra Montecorvino ecc.) straordinario plettrista con una particolare propensione per l’oud. Ausulea si muove quindi sui binari tracciati dall’esperienza di altri Paesi che vede il materiale tradizionale affidato alle mani, alla testa e al cuore di professionisti di prima grandezza che, uniti alla passione e alla sensibilità (e anche, ovviamente, alla bravura) degli altri membri dell’ensemble riescono a dare al prodotto finale quella carica energetica capace di imporre all’attenzione di un pubblico più ampio – la cui attenzione va comunque sollecitata – un repertorio inconsueto. Una delle tante strade, fra le più moderne e responsabili, che il folk contemporaneo si è dato da percorrere perché il proprio futuro possa non essere di pura sopravvivenza. Un plauso anche per gli altri interpreti, fortemente coesi al progetto: Monica Assante di Tatisso (voce), Paco Ruggiero (fisarmonica), Sergio Casale (flauti), Adriano Amore (fiati), Michele Iuliano (violino), Emidio Petringa (percussioni).
Roberto G. Sacchi
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