I suoni sono lievi e tenui, nonostante la popolarità di fondo che ne pervade ogni canzone. Guglielmo Tasca, giovane artista siciliano, è un talento che potrà fare parlare di sé se riuscirà a trovare l’occasione giusta per farsi ascoltare da un pubblico adeguato alle sue capacità. Dodici i brani inclusi in questo bel lavoro, “Bonè bonè” che sa amalgamare brani della tradizione siciliana come l’immortale “Ciuri ciuri” oppure “Quadriglia comandata” con altri pieni di sensuale modernità come, ad esempio “Troppu aruci”, “Dance with the devil”, “Bonè bonè”. La tromba di Maurizio Agosta è il giusto ingrediente alle liriche ed alle sonorità solari di Tasca, capace di farci camminare tra suggestioni oniriche dell’isola di Trinacria con altre atmosfere: quelle del mondo caraibico in particolare e latino in generale. Di tasca ricordiamo, tra l’altro, la vittoria al Premio Recanati nel 1996 insieme a quell’altro grande talento della musica italiana che risponde al nome di Rinaldo Donati. E se siete un po’ malinconici ascoltate con attenzione “Ballettu”, un brano tradizionale che viene proposto in una maniera semplice, efficace e piena di gioia, con la fisarmonica di Salvatore Giunta che spande una luce, tenue ma essenziale, intorno alla positiva atmosfera complessiva dell’album.
Rosario Pantaleo
Tasca, Guglielmo – “Bonè Bonè” (CD)
MM02, 2005
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