ROUGH GUIDES RGNET1213, 2009 – FOLK TRADIZIONALE/CARAIBI
Il calypso è un genere musicale afroamericano delle isole dei Caraibi, si suppone nato a Trinidad agli inizi del Novecento.
Quando dall’Europa fu importata nelle isole la tradizione del Carnevale, questo ritmo incalzante e i testi delle canzoni -spesso irridenti nei confronti del potere- conferirono grande popolarità al genere. Per questo motivo i colonizzatori (spagnoli, inglesi o francesi che fossero) lo censurarono spesso e questo non fece che aumentare la sua popolarità, soprattutto fra le classi più oppresse. La notorietà internazionale del calypso, però, dovette attendere il secondo dopoguerra per verificarsi: fu infatti nel 1956 che Harry Belafonte (un trentenne cantante statunitense di origini giamaicane), introdusse nella scaletta del suo album “Calypso” una variante attenuata e politicamente corretta del traditional “Banana Boat Song”, che ebbe subito molto successo (il disco è stato infatti il primo Lp nella storia a vendere più di un milione di copie. Ma il calypso migliore, diretto progenitore del reggae (che poi ne ha affossato la celebrità interplanetaria), secondo gli etnomusicologi si sviluppò e si diffuse nell’arcipelago caraibico nel trentennio precedente al successo di Belafonte, dagli anni Venti agli anni Cinquanta. Questo Cd della collana Rough Guides raccoglie proprio incisioni storiche di quegli anni, riportando alla luce artisti quasi del tutto sconosciuti in Occidente, quali Sir Lancelot, King Radio, Lord Pretender, Calypso Rose (prima interprete dell’evergreen “Rum and Coca Cola” cantato successivamente anche da Barry White, Andrew Sister, Julio Iglesias), Lord Caresser, The Mighty Bomber, Sam Manning, Belasco e tanti altri. Solare e orecchiabile, il disco ci offre un panorama completo e praticamente inedito su una delle meno celebrate, e del tutto ingiustamente, musiche afroamericane. Preziose come sempre le informazioni contenute nel libretto allegato.
Sergio Palumbo
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