“Cantacronache 2” è l’ideale prosecuzione del primo episodio stampato e distribuito dalla Albatros due anni prima e riporta alla luce alcune canzoni ormai quasi dimenticate dai più, uscite in vari anni compresi fra il 1958 e il 1964 su 45 giri a bassissima diffusione e distribuzione. Gli autori e gli interpreti mutano seppur di poco, quello che resta intatto è il valore documentario e artistico di un tentativo –rimasto a ben vedere unico in Italia- di comporre canzoni non banali e ricche di significato in un periodo storico in cui la “canzonetta in voga” era spesso contraddistinta da melodie e contenuti decisamente insulsi. Rispetto al primo volume, apparso sempre sotto l’intestazione del movimento torinese di Cantacronache, sono assenti le firme di Umberto Eco e Franco Fortini, ma grande risalto acquisiscono le figure di due cantanti e autori del calibro di Fausto Amodei e Mario Pogliotti, al quale si deve la stupenda “Un paese vuol dire non essere soli”, di recente ripresa da Giovanna Marini. Ancora lode all’etichetta udinese Nota per aver ristampato questa chicca del nostro passato prossimo, decisamente inattuale ma proprio per questo ricca di una insolita aggressività, a indicare che tutto è possibile, anche dimostrare che si possono scrivere canzoni e farle cantare senza papaveri, papere e altri orrori più o meno sanremesi.
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Enrico Lucchesi
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