24-25 settembre 2010 – Rocchetta Tanaro (AT)
2 ottobre 2010 – Asti
Undicesima edizione del Premio Teresa Viarengo, intitolato alla memoria della grande interprete e custode della tradizione popolare astigiana, e del Festival Canté Bergera. Coprodotto da Ethnosuoni e dall’Ente Parchi Astigiani, l’evento si è articolato su tre serate: il 24 e 25 settembre a Rocchetta Tanaro nell’accogliente tenuta Incisa della Rocchetta e il 2 ottobre ad Asti, nella sede prestigiosa del teatro Alfieri. La prima serata ha visto protagonisti la cantante astigiana Betti Zambruno accompagnata dal Quartetto Tamborini diretto da Bruno Raiteri. Il repertorio annoverava classici della tradizione del territorio, interpretati con la consueta padronanza dalla Zambruno, non certo nuova a queste sollecitazioni culturali (già presente nel primo disco de La Ciapa Rusa, poi passata attraverso molteplici esperienze canore), fra le quali ci piace ricordare il progetto tutto al femminile “Canté Bergera” di qualche anno fa, a firma Betti Zambruno & Bartavela. Un progetto non dissimile da quello presentato a Rocchetta, anche se quest’ultimo ci è parso ancor più maturo e convincente. Questo, sicuramente, per il contributo offerto dalla genialità dell’arrangiatore (e primo archetto) Bruno Raiteri, che ha saputo sfruttare al meglio le timbriche del quartetto d’archi, rinforzato per l’occasione da un efficace e puntuale contrabbasso. Sia la freschezza spontanea sia la ieraticità tipiche delle melodie popolari sono state ricollocate con grande maestria in un contesto classico, mai coprendo la voce ma anzi sottolineandone l’espressività con passaggi adeguati e opportuni. Ennesima dimostrazione della forza intrinseca alla musica popolare, capace non solo di modellarsi a ogni tipo di rilettura senza perdere in genuinità, ma altresì di offrirsi con eleganza a ogni interpretazione sensibile e partecipata.
Della seconda serata non siamo purtroppo stati testimoni diretti, ma il concerto dei giovani bretoni Meliouank, vincitori del concorso Kan Ar Bobl per gruppi emergenti, legato al Festival Interceltico di Lorient, pare non abbia deluso le attese.
Le eleganti forme ottocentesche del Teatro Alfieri di Asti hanno infine accolto la serata finale del Canté Bergera edizione 2010. Di scena le modenesi Mondine di Novi e la vincitrice del Premio Teresa Viarengo, la siciliana Matilde Politi. Delle mondine e della loro epopea è già stato scritto tutto il possibile, ma certamente quelle di Novi incarnano appieno quel ruolo di testimoni di una cultura “altra” e di portatrici di denuncia sociale che la storia ha assegnato loro.
Fra tradizione e canzone d’autore si muove la proposta artistica di Matilde Politi, intensa interprete di canzoni intense e non scontate, che pure –ottimamente accompagnata dalla sua band- hanno avvinto il pubblico astigiano fino a ore piccole. Dotata di una voce potente e espressiva, ha ampiamente dimostrato di meritare il premio assegnatole da una qualificata giuria, e ha rinnovato la validità di una proposta come quella del “Viarengo”, premio riservato alla vocalità femminile, che nella sua vita ultradecennale ha contribuito a offrire visibilità ad artiste che per lo più non hanno mai goduto di una visibilità pari ai loro meriti artistici e culturali.
Roberto G. Sacchi
Lascia un commento