di Andrea Del Favero
Carlo Maver è un artista molto sensibile e trasmette questo suo essere a chi ascolti dal vivo o nelle tracce dei suoi dischi. Questo quarto capitolo musicale è stato registrato dal vivo nel maggio del 2018 nella piccola chiesa di Casola in provincia di Bologna. La scelta di Maver è coraggiosa nella scelta di usare solo il bandoneon e il flauto (o meglio i flauti: flauto traverso, flauto basso e l’andino moxeno), dove il rifiuto dell’eccesso e dell’orpello è cifra stilistica e di classe artistica, nella purezza dei suoni dei singoli strumenti, delle pause e dei silenzi, a ricordarci che la musica è fattta anche di questo.
Il bandoneon di Carlo Maver non è limitatamente tanguero, ma strumento per esprimere incontri e distacchi, echi lontani e vicini attraverso deserti infuocati verso le lontane minieri di sale, come lui stesso racconta nel libro Azalai: 1500 chilometri a piedi nel deserto (Pendragon, 2017).
Questo lavoro in solo è stato un’esperienza profonda. – spiega Carlo Maver – Sperimentare i propri limiti, le proprie paure, il suono e il riverbero. Ho trovato unico poter suonare con me, ascoltarmi. A tratti, mi sono trovato in uno stato dove non avvertivo la paura dell’errore. Uno stato di accettazione, di abbandono dove potevo vedere ciò che ero senza giudizio. Una contemplazione del momento per quello che è. L’ascolto.
Maver per i suoi concerti sceglie spesso luoghi storici, dalle chiese medievali alle cisterne romane, dove la vibrazione del suono si propaga e avvolge completamente i presenti, musicista compreso. La musica diventa così una sorta di confessione: in questo disco ritroviamo la laica preghiera di Solo Lunatica o di Shardana. C’è spazio anche per un tango spirtuale, la Soledad del grande Gardel, al quale segue Una Llamada, una melodia che evocatrice degli spiriti nei riti sciamanici di un qualche paese del mondo. C’era una volta rincorre la purezza perduta dell’infanzia, prima di arrivare a Fino alla fine, inno alla sopravvivenza e alla lotta.
Da ascolto attento ed emozionante, gran bel disco!
Carlo Maver è un musicista bolognese diplomato in Ilauto con il maestro Giorgio Zagnoni al Conservatorio Martini di Bologna. Appassionatosi al bandoneon, lo studia con Daniele Di Bonaventura, perfezionandosi poi con Dino Saluzzi.
Elenco dei brano
Composizioni di Carlo Maver eccetto 3 e 7
01 Partenze 1:14
02 Da lontano / From afar 3:16
03 Soledad (Carlos Gardel) 2:39
04 fino alla fine / Until the end 4:03
05 Llamada 2:10
06 C’era una volta / Once upon a time 12:23
07 Solo lunatica / Moody solo (Prestia/Maver) 5:45
08 Terre vaste / Vast lands 2:02
09 Preludio 1:30
11 Preghiera per Romualdi e Fabiani / Prayer for Romualdi e Fabiani 3:49
12 Shardana 5:03
13 Terre vaste ripresa / Vast lands reprise 2:40
14 Monodica / Monodic 3:51
15 L’Abbandono / The Abandonment 3:45
16 L’ultimo dei Morlacchi / The last of the Morlacchi 4:02
Artista | Carlo Maver |
Titolo | Volver |
Label | Visage Music |
Supporto | CD |
Anno | 2019 |
Sito |
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