La pubblicazione del libro di Carmelo Lanzafame “Battaglieri!” Storie di liscio emiliano è la naturale prosecuzione del prezioso lavoro di ricerca e documentazione che l’autore ha iniziato con il precedente lavoro Socialismo a passo di Valzer.
Dopo aver ricostruito la nascita e lo sviluppo della tradizione dei violini a Santa Vittoria, frazione di Gualtieri, nella Bassa reggiana, Lanzafame con questo saggio ha indagato un altro fenomeno che ha avuto origine in Emilia: I concerti a fiato.
Questa volta il territorio oggetto della ricerca, sempre in provincia di Reggio Emilia, si concentra nei comuni di Bibbiano, Cavriago e Montecchio, nella media Val d’Enza. In questa area, ma anche nella vicina provincia di Parma, a partire dal periodo napoleonico e per tutto l’Ottocento e la prima metà del Novecento si è andato sviluppando un intreccio tra diverse forme di produzione e fruizione musicale che ha dato vita alla nascita dei Concerti a fiato.
I Concerti rappresentano l’evoluzione delle esperienze musicali delle Bande militari e delle successive Bande civiche. Il loro repertorio è funzionale all’intrattenimento danzante e soprattutto al ballo di coppia che andava rapidamente a sostituire i balli staccati nei gusti della popolazione dedita alla danza. Valzer, polke e mazurke ancora oggi costituiscono lo “zoccolo duro” del repertorio di ballo chiamato liscio.
L’autore nella sua ricerca, che ha per sottotitolo Storie di liscio emiliano, documenta tutti i cambiamenti, le trasformazioni culturali, sociali ed economiche che hanno però come comune denominatore e colonna sonora il liscio, una musica che segue e per certi versi favorisce questi mutamenti.
Un lavoro complesso nel tentativo di ricostruire storie collettive ed individuali confrontando fonti d’archivio e bibliografiche e le testimonianze di anziani suonatori ed orchestrali. Un percorso che dal periodo post unitario di dispiega nel Novecento, verso l’età dell’oro dei Concerti a Fiato nei primi anni Venti. Storie di passione per il ballo e per la musica da ballo che hanno incrementato la tradizione del liscio emiliano e valorizzato personaggi e figure che si sono formate ed hanno operato in questo contesto. Una per tutte la dinastia dei Pattacini con il padre Tienno autore del celeberrimo “Battagliero” e il figlio Iller , musicista ed arrangiatore di canzoni portate al successo da alcuni dei più importanti talenti della musica leggera degli anni Sessanta del Novecento.
Lanzafame ricompone con precisione il mosaico della vita quotidiana nell’area d’indagine, un territorio che in poco più di un secolo ha conosciuto una vertiginosa crescita economica e culturale e dove la musica da ballo, il liscio, ha avuto un ruolo rilevante e fondamentale nella formazione di una identità culturale condivisa. Fatti e storie forse minori, ma che danno un senso anche all’attualità, ai recenti e profondi cambiamenti che sono ancora in corso e che riguardano tutta la società.
La lettura del libro è sempre piacevole e l’intento divulgativo dell’autore ben si manifesta nella notizie, aneddoti e informazioni che accompagnano e completano il percorso temporale della narrazione e la serietà della ricerca condotta.
In appendice si trova l’elenco della formazioni musicali, con i nomi dei componenti, che hanno operato dalla fine dell’Ottocento ad oggi.
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