di Gianni Giusti
E’ uscito da poco questo disco, un album atteso vent’anni!
Proprio il tempo che è passato dai primi, significativi successi, anche in campo nazionale,il primo lavoro in studio e l’immediato scioglimento.
Con maturità diverse si sono rivisti in sala prove a distanza di molti anni e hanno deciso di ricominciare. Cosa non facile di questi tempi, per chi ritiene che la musica sia anche emozione. Forse soprattutto emozione.
I Cinqueinpunto sono Pieluigi Manazzoni alla voce, Leonardo Battistuta alle chitarre, Claudio Liani alla batteria, Luigi Peresano alle tastiere e Flavio Floreani al basso.
Barkers and Sluts (… and rockers), che significa grosso modo imbonitori e mignotte (…e rocchettari) è disco fresco e godibile, con spruzzate acustiche e progressive. Solido e grintoso, davvero un bel disco, con qualche piccola ingenuità, ma dall’ispirazione sincera.
La band è rodata e stupisce piacevolmente per l’interplay tra i vari strumenti, gli arrangiamenti filano lisci, permettendo all’interessante voce di Manazzoni di avvicinare l’ascoltatore ora blandendolo, ora aggredendolo, ora suggerendo. Testi in inglese, con una chicca finale in italiano.
Un italiano che si sposa a meraviglia con l’istinto musicale dei Cinqueinpunto: una lingua con la quale li vedemmo volentieri confrontarsi. Forse anche con la loro parlata locale, quel musicalissimo friulano, del quale abbiamo avuto negli ultimi anniesempi notevoli ed estremamente interessanti.
Un bel disco, per palati fini e amanti del sound potente. Un invito a pensare con la proprio testa, a non lasciarsi condizionare.
Sei sotto lavaggio del cervello, cerca una risposta! Decidi come vuoi tu! Duemila anni, troppe bugie, troppa paura…
Godiamocelo, in attesa di poterli ascoltare dal vivo, dove, viste le premesse, dovrebbero dare il loro meglio!
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