DUNYA FY8115, 2006 – MUSICA ELETTRONICA/COMPILATION
Volenti o nolenti, le compilations hanno assunto – in particolare verso le fasce d’ascolto più giovani- un ruolo importante: prima di spendere preziosi euro per acquistare un Cd figlio della volontà di un unico artista (del quale magari non si sa molto), si destina il necessario per fare propria una raccolta “di genere” all’interno della quale, si spera, ci sia qualcosa che acchiappi veramente. Altra funzione, questa volta essenzialmente internazionale, che hanno oggi le compilations è quella di promuovere un certo genere musicale offrendone una visione ampia e circostanziata, raccogliendo il meglio (o il presunto tale) disponibile sul mercato. Sia come sia, le compilations oggi non sono più semplici sampler, surrogati economici di opere dell’intelletto originali e complete, ma prodotti discografici che meritano di uscire dall’angolino nel quale sono state confinate, specialmente quando sono fatte con cura, rispecchiando i valori del contenuto e gli obiettivi della proposta che non siano esclusivamente economici. Da Sant’Arcangelo dei Teatri esce per la Dunya questa terza edizione della serie “Circo Inferno Cabaret”, dedicata alla contaminazione con suoni elettronici di stili e generi, di tradizione o meno, che siamo abituati ad ascoltare nella loro purezza. Operazione un po’ trasgressiva e iconoclasta, ma che consente di accedere a un tipo di ascolto inconsueto e vario, moderno ma in qualche modo legato all’arcaicità, sicuramente contraddittorio e oggetto di curiosità: fra i protagonisti della raccolta, la Warsaw Village Band e Pentole & Computer, Steve Piccolo e i Noorda, Shatadoo e Giorgio Li Calzi, Velma e Mau Mau. Fra tanta variegata qualità, ognuno può trovare la propria traccia preferita.
Enrico Lucchesi
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