William Lee Conley Broonzy, conosciuto ai più come “Big Bill” (1893 – 1958), è stata una delle figure più importanti del folk blues; attraversando da protagonista sia il periodo del blues rurale sia di quello urbano, diventando negli anni Cinquanta una delle figure più carismatiche dell’American Music Folk Revival.
Nello straordinario songbook di Big Bill Broonzy pescano i californiani Phil e Dave Alvin, incidendo questo ottimo CD caratterizzato dal grande rispetto – quasi religioso – verso il materiale originale e da un approccio quanto mai personale. Bastano poche note infatti per riconoscere il “marchio di fabbrica” della ditta Alvin: pochi accordi e si ritorna indietro ai tempi dei Blasters, quartetto che negli anni ottanta regalò agli appassionati gemme tra le quali la più significativa fu “Hard Line” (1985), uno dei migliori esempi di rock nel quale era possibile individuare molti influssi del variegato mondo musicale americano, a mio modesto avviso naturalmente.
In questo “Common ground”, a parte la bella rilettura di “Key on the highway”, cavallo di battaglia di molti chitarristi (i “claptomani” si ricorderanno quella di Derek & The Dominos con Duane Allman ed il duetto di Clapton con B.B. King, altri quella di Bromberg), i fratelli Alvin seguono le tracce del Broonzy meno conosciuto, a volte con arrangiamenti più acustici, altre volte rispolverando il suono “Blasters” facendosi aiutare anche dall’ex Gene Taylor, talentuoso pianista. Ecco quindi “Big Bill Blues”, “Saturday Night Rub”, con arrangiamenti più acustici, e “Tomorrow”, “Just a dream” e la bellissima “You’ve changed” prese ed immerse nel sound dei Blasters. Meglio le prime o le seconde? Difficile a dirsi, quindi io le prendo tutte.
Un disco che si fa ascoltare più e più volte, e che soprattutto fa nascere il desiderio di andare alla ricerca le versioni originali del vecchio caro Big Bill Broonzy. Facile. Basta cercare gli economici cofanetti della JSP. Questo per i più “curiosi”, naturalmente.
Alessandro Nobis
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