Ho conosciuto Sarah Pierce a Austin in Texas nel 1998 durante la registrazione dell’album dei Chicken Mambo “Nuther world”, un disco prodotto dal marito Merel Bregante leggendario batterista e produttore per Loggins & Messina, Nitty Gritty Dirt Band e molti altri. La musica della Pierce mi piacque subito e decisi quindi di organizzare il suo primo tour in Italia. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti e anche se le nostre strade musicali hanno intrapreso percorsi diversi, Sarah Pierce è tornata parecchie volte nel nostro paese dove è ormai di casa. “Cowboy’s daughter” è il nuovo disco di Sarah che sin dal titolo sembra essere tornata alle proprie origini di cantante country folk. Abbandonate le escursioni nel mondo del pop di lusso che avevano contraddistinto i suoi lavori precedenti la Pierce sforna un disco semplice ed essenziale dove a brillare sono soprattutto la sua voce e le sue composizioni. Ad aiutarla in questo lavoro uno stuolo di ottimi musicisti tra cui spiccano senz’altro Cindy Cashdollar (Asleep At The Wheel) alla steel guitar e al dobro e John McEuen della Nitty Gritty Dirt Band alla chitarra acustica, banjo e mandolino. Tra i brani che mi hanno maggiormente colpito “Radio” convincente ballad acustica dall’incedere country folk, “What would you do” elegante valzer con l’ottimo violino di Cody Braun dei Reckless Kelly, e “Cowboy’s daughter” altra splendida song che sembra uscita dal repertorio di Chris Hillman dei Byrds o da quello della Nitty Gritty Dirt Band qui evocata dall’efficace banjo di John McEuen e da un assolo strepitoso della Cashdollar. Il disco offre ulteriori motivi di interesse con “Charlie” sobria ed icastica ballad sullo stile caro a Bruce Robison e Lucinda Williams. Efficace l’uso dell’armonica e di gran pregio l’assolo di violino che ne fanno una delle migliori song dell’album. Anche la seconda parte del disco è costellata di ottime canzoni a partire da “Jacqueline” notevole episodio sonoro tra country, folk e bluegrass in cui si fanno notare piano, mandolino ed il perfetto interplay tra il dobro e la chitarra acustica. Bella anche la traccia nove “I tought I know you” classica ballad guidata da piano e violino. Il country delle radici ritorna con “Last real cowboy” ottimo traintime alla Johnny Cash guidato da un’espressiva chitarra elettrica. Il disco si conclude con “Three cigarettes” omaggio all’indimenticabile Patsy Cline preceduto da quella che io considero la migliore canzone dell’album ovvero “Tumbleweed dreams”, bella ballad in minore con uno ritornello che cattura sin dal primo ascolto. Ottimo il lavoro in questo brano di Merel Bregante alla batteria e alle percussioni e notevole l’apporto evocativo del violino. Ciliegina sulla torta l’affilato e tagliente assolo bluesy di Maurizio Fassino storico chitarrista dei Chicken Mambo che con Alex Adinolfi, chitarrista romano ma residente a Austin da diverso tempo, rappresenta più che degnamente l’anima italiana del disco. “Tumbleweed dreams” è una canzone da sola vale l’acquisto dell’intero ottimo album. Welcome back Sarah Pierce.
Fabrizio Poggi
Pierce, Sarah – “Cowboy’s Daughter” (CD)
Little Bear Records – 14282, 2008
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