Bocca baciata non perde ventura, anzi rinnova come fa la luna…
di Felice Colussi
Un ensemble guidato dal trombettista Mirio Cosottini accompagna David Riondino in questa sua nuova avventura sonora, un percorso sulla parola nel quale il poliedrico artista toscano riprende e reinterpreta alcune storie tratte dal Decamerone dell’altro toscanaccio Giovanni Boccaccio. Bisogna dire che il gruppo musicale segue e asseconda il nostro, appiccicandosi addosso a lui quasi come una seconda pelle. Alcune atmosfere e melodie anticheggianti che non dispiaceranno agli amanti di Branduardi, ma molti spunti moderni, con il pianoforte a sostenere e punteggiare i vari momenti della narrazione, sostenuta dalla voce dello stesso Riondino e da Monica Demuru, su testi e musiche sempre di Riondino.
I brani sono stati registrati in studio, tranne la ballata di Tancredi e Ghismonda, preveniente da un concerto dal vivo al Teatro Palladium di Roma. In questo caso la formazione era composta dia Eleonora Cardellini alla voce, Paolo Sialini al pianoforte, Raffaele Magrone al clarinetto, Fabio Marchei alla chitarra e Maurizio Fiorilla al basso elettrico. Quest’ultimo è in realtà il prof. Maurizio Fiorilla dell’Università di Roma, specialista di Boccaccio e curatore delle due ultime edizioni per la Treccani e la BUR: questo gruppo è un ensemble scherzosamente chiamato The professors, perché tali sono tutti i componenti, che sovente accompagna Riondino in questo particolare concerto…
In tutti i brani in studio hanno suonato Fabio Battisteli al clarinetto e clarinetto basso, Alessandro Berti al contrabbasso e basso elettrico, Paolo Ceccarelli alla chitarra acustica e chitarra elettrica, Riccardo Della Noce, al violoncello, Michele Fondacci alle percussioni, Mirio Cosentini alla tromba, pianoforte, flauto dolce e synth, oltre alla già citata Monica Demuru alla voce.
Un disco gradevolissimo, che riporta in auge l’arte degli antichi aedi, quando la poesia si cantava, come è rimasto ancora in molte aree della cultura popolare. All fine risulta un lavoro molto popolare, molto vicino al senso profondo della tradizione orale, ancorché di elevato valore letterario, ad alto tasso di contemporaneità musicale. Nel libretto non poteva naturalmente mancare una lunga e puntuale presentazione a firma, neanche dirlo, del prof. Maurizio Fiorilla dell’Università di Roma!
Un gran bel disco, che segna anche il ritorno a una collaborazione significativa di David Riondino con la storica etichetta Materiali Sonori. Son passati quasi quarant’anni dalla loro prima uscita con l’album Non vi mettete a spingere del Collettivo Victor Jara: chi l’avrebbe detto che ci saremmo ritrovati oggi con cotanto disco tra le mani?
Lascia un commento