Nato nel ‘94 come duo di arpe e voci, Sedrenn pubblicò due anni dopo il suo primo CD “Chemin Faisant/On Our Way”. Oggi la coppia greco-bretone (Elisa Vellianiti e Christine Mérienne) ricompare sotto forma di trio con l’ingresso del giovane chitarrista Arnaud Rüest, peraltro membro di Pändip, uno degli innumerevoli gruppi da fest-noz spuntati come funghi negli ultimi anni. Nelle note di copertina si scopre però che Sedrenn esiste anche come quintetto, di cui fanno parte Christophe Rocher (clarinetto soprano e basso) e Pierrick Tardivel (contrabbasso, che suona anche con i Koun). Non è finita: ascoltando il CD si sentono anche le percussioni di Khalid Kouhen, il violino di Iacob Maciuca e l’accordéon di Alain Trevarin.
Nonostante l’organico allargato, la proposta musicale di Sedrenn conserva i caratteri della sobrietà e dell’intimismo nell’affrontare un repertorio essenzialmente di area celtica e greca (più un valzer scandinavo) letto in chiave contemporanea con influenze jazz. Da sottolineare l’originalità accattivante della costruzione e l’arrangiamento dei brani, in particolare “Marie Mathurine”, giocato sull’alternarsi hanter-dro/andro, “Les Chiens de votre père”, abbellito dall’accompagnamento tzigano di Maciuca e la rilettura di “Gwreg ar hoazur” (“La sposa del crociato”, dal Barzaz Breiz)
Il canto, dal timbro suadente o sussurrato, è in bretone, francese e greco.
Un lavoro più che buono, originale, che si fa ascoltare con grande piacere, ottimo per starsene in santa pace o in dolce compagnia.
Luca Pedrone
Sedrenn – “De l’Autre Cote / The Other Side” (CD)
Keltia Musique – KMCD96, 1999
Lascia un commento