C’è qualcosa nella musica di Nakaira che ce li fa piacere subito. Di certo, uno di questi fattori è il suono d’insieme, da noi già apprezzato quando scrivemmo di loro quattro anni fa, ai tempi di “Onde sonore dal Mediterraneo”, loro primo disco in studio… Anche se la formazione si è in parte modificata con l’inserimento di Marco Carnemolla ai bassi (già ammirato nel gruppo che accompagna Carlo Muratori), l’immediatezza con cui il sestetto catanese sa farci gustare i suoni e le atmosfere mediterranee attraverso arrangiamenti freschi e solari è addirittura migliorata. Negli ultimi tre decenni, riprendere temi o ambienti del Mare Nostrum è stato uno degli esercizi stilistici preferiti da decine di band italiane, ma poche –credeteci- hanno saputo farlo con la piacevolezza dei siciliani di cui stiamo parlando. E visitando il loro sito, si scopre che grande è il loro successo all’estero (Scandinavia e Gran Bretagna, soprattutto) a testimoniare una capacità di farsi capire e di emozionare che non è proprio da tutti. Un piccolo tesoro tutto italiano da tenere in grande considerazione, capace di trasportarci in Grecia come in Bulgaria, in Palestina come in Spagna attraverso brani emozionanti come “Amuri Amuri/Pasacalles de Zamora” o “Bougrana/Stergios”, nei quali si legge anche una abilità compositiva “in stile” davvero convincente. Un acquisto caldamente consigliato, un disco da ascoltare e riascoltare.
Enrico Lucchesi
Nakaira – “Di Terra e di Mare” (CD)
Alfamusic – AFMDC36, 2009
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