FINISTERRE FT 45, 2008 – FOLK CONTEMPORANEO/FRIULI
Storie di fiumi, di donne e di frontiere: sottotitola così il suo primo disco da solista Gabriella Gabrielli, di origini piemontesi, da tempo radicata sul confine orientale, “voce” dei Zuf de Žur, collaboratrice di Alfredo Lacosegliaz, Edoardo De Angelis e altri ancora.
Canzoni al femminile lungo lo scorrere dell’Isonzo (Soča in sloveno), che parlando lingue diverse arriva al mare. La donna è la donna di frontiera che, come acqua, la prima madre, sa essere dolce e accogliente, ma anche dolce e impetuosa…
E infatti molto dolce inizia questo disco, con una dolce ninna nanna della tradizione veneta, seguita da Que Renaše, su testo trilingue di Guido Carrara (FLK, Bande Zingare), per poi passare all’ipnotica Une la lune, ancora su testo di Carrara e musiche, come la precedente, di Mauro Punteri (Zuf de Žur, Kosovni Odpaki). Alla chitarra e a un sognante violino è invece affidata Dale, che introduce una coraggiosa Gabriella alle prese con un duetto con le percussioni in Letovana Naina, prima dell’introduzione della chitarra elettrica che ci porta dritti a Naku (Be Oko), superbamente arrangiata da Valter Sivilotti, forse il brano più centrato del disco. Kralica Noči, la regina della notte, a parte il bel testo, non aggiunge molto, a parer nostro, così la successiva, e più folk, Tre sorele. La Betina successiva piacerà agli amanti dei Zuf de Žur, particolarmente nel finale. Della Ninna nanna della guerra di Trilussa si nota come si tratti di un brano stupendo e sottovalutato. Un gioiellino El sielo, su testo del poeta gradese Biagio Marin e musica di Loris Vescovo, per un disco molto gradevole, da ascoltare tutto d’un fiato… con la voglia di rimetterlo dall’inizio! Ottime la Gabrielli anche nella produzione di questo CD, che ci consegna un’interprete matura e consapevole dei propri mezzi. E un complimento anche alla Finisterre perché continua a pubblicare lavori come questo.
Andrea Del Favero
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