WALLACERECORDS – AMIRANIRECORDS WALLACE117, 2009 – MUSICA “EVOCATIVA”
Per le etichette attribuite ai diversi generi musicali ho sempre provato una sorta di odio e amore: semplificano la vita di un lettore e di un critico, dando qualcosa per scontato, ma non riescono mai a contenere il contenuto.
Sono spesso valigie sbagliate, inadatte: inventate da sensibilità lontane o portate nei discorsi musicali per semplice moda. L’unico modo di uscire dal circolo vizioso è inventarsi etichette proprie, magari iniziando la recensione senza sapere le etichette inventate da altri. Musica evocativa, sì, musica evocativa è la mia etichetta “personale” per questo disco che si ascolta tutto d’un fiato. Niente di spirituale, s’intende, musica evocativa per il piacere dell’ascolto senza intellettualismi esasperanti o senza semplicismi ammiccanti.
EAReNOW è un progetto a formazione aperta che nasce dalla collaborazione tra Alberto Morelli (Dissòi Lògoi, Tangatamanu) e Xabier Iriondo (Afterhours, A Short Apnea, Uncode Duello) a cui si è aggiunto, per questo secondo disco, Paolo Cantù.
Una formazione che si arricchisce dell’incontro di sensibilità, linguaggi e provenienze musicali diverse, sensibilità che si mettono in gioco nella forma dell’improvvisazione e che si strutturano in una partitura musicale attraverso il rapporto dinamico tra immediatezza improvvisativa e riflessione compositiva.
Potremmo giustificare la presenza su Fb di un disco come questo – magari a mille miglia dall’ascolto abitudinario dei nostri lettori – semplicemente con il brano “Totenlob”. Un brano che alle percussioni di un bendir, ai timbri di un harmonium e di un Farfisa aggiunge una registrazione sul campo eseguita il 27 aprile 1969: una lamentazione funebre di Rosa Corn, una delle ultime informatrici sui canti tradizionali della Valle dei Mocheni in Trentino.
Ma in realtà c’è di più a giustificare (ce n’era la necessità?) questa recensione in un giornale come Folk Bulletin.
C’è una struttura evocativa, una struttura narrativa che al mondo della tradizione non è estranea.
Una narrazione che è evocazione nel momento che tesse insieme mondo onirico e realtà quotidiana, una realtà che la scheda di presentazione del disco ricorda essere ricca di “laceranti urgenze legate al sociale e all’ambiente”.
Tre piccoli esempi di evocazioni. “RitornoalleOscureManiere”, che è acronimo di ROM, è un brano che “orienta lo sguardo sull’”eclisse” della memoria storica rispetto al problema dell’immigrazione e della diversità”.
“Testa di Serpente Velenoso” dove l’eclisse è racchiusa nel titolo: il nome con cui i quadri del Partito Comunista Cinese bollavano il Dalai Lama nel periodo recente delle manifestazioni tibetane… Dunque un eclisse di idee di libertà, dignità ed uguaglianza che erano alla base del pensiero socialista.
Infine, in “Ai Möi Möi”, ancora una registrazione di Rosa Corn, di un canto d’amore, di una lamentazione per la morte di un compagno di vita. Una lamentazione che diventa evocativa proprio nell’incontro tra le note di EAReNOW e l’intensità emotiva di una voce che restituisce “un’immagine di passione e affetti che non invecchia e non cede al tempo e alla morte”.
Tiziano Menduto
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