Affermatosi brillantemente come vincitore del Premio Andrea Parodi 2011, questo straordinario duo sassarese (Nico Casu: voce e tromba; Gianluca Dessì: chitarra, bouzouki) racchiude perfettamente in sé il segreto dell’essenzialità o –se preferite- i frutti della lezione mai troppo seguita dalle nostre parti, quella del “less is more”. D’altra parte, sembrerebbe fin troppo semplice: quando si ha una voce che riesce a esprimere ingenua freschezza e sensualità, quando si riesce a far dipingere una tromba con colori che vanno dal bianco al nero soffermandosi su ogni sfumatura intermedia, quando le corde pizzicate sanno bordonare creando atmosfere sospese che non possono non ricordarti i seminali Pentangle e il loro profeta Bert Jansch, che cosa ancora dovresti aggiungere? In onore di Elva Lutza, anche questa recensione cercherà di essere essenziale, limitandosi a trasportare la vostra fantasia sullo stesso piano emotivo emanato dal disco, il piano emotivo di una quieta ma stimolante libertà espressiva, assoluta e relativa al tempo stesso. Libertà vera, quella di potersi permettere di affrontare un repertorio eterogeneo per ispirazione ma in realtà coeso e ben equilibrato, quella di invitare ospiti che abbiano realmente qualcosa da dire e non piazzati lì per fare numero o ancor peggio sterile prestigio (Kaballà, Massimo Germini, Ester Formosa, Elena Ledda), quella di riprendere uno dei più bei brani di Andrea Parodi (“A Foua”) e sapercelo restituire con un vestito nuovo, cucito alla perfezione non con il filo della semplice interpretazione ma con quello della più profonda condivisione. In tanti anni di recensioni, raramente ci è capitato di essere così stupefacemente convinti di un disco tanto al primo ascolto quanto al plurimo, di avere riso e pianto nello spazio di poche tracce, di avere scritto la parola “capolavoro” senza esitazioni, pronto a sfidare con le armi della dialettica chiunque sia meno convinto di me in merito alla capacità taumaturgica di questa miracolosa Elva Lutza, “erba magica” per eccellenza che parte dalla Sardegna per guarire il mondo. www.elvalutza.it.
Roberto G. Sacchi
Elva Lutza – “Elva Lutza” (CD)
SARDCD0019, 2012
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