La EMPIRE ROOTS BAND presenta il line-up di alcuni fra i più celebrati artisti newyorkesi di blues: Dave Keyes al piano, Woody Mann chitarra, Bill Sims Jr.vocals e Brian Glassman al basso, riuniti per la prima volta in questo supergruppo per un disco che raccoglie le musiche che fanno da colonna sonora al film Harlem Street Singer, dedicato alla vita del reverendo Gray Davis. Un disco di blues con venature gospel, che ne celebra la musica e le vicissitudini con tutti i suoi classici. Il reverendo Gary Davis, altrimenti detto Blind Gary Davis, deve essere considerato uno dei sommi padri di questa immensa ondata di musica, la musica popolare per antonomasia, il blues. Il suo stile scarno ma penetrante di fingerpicking ha influenzato maree di chitarristi, fra cui David Bromberg, Stefan Grossman, Jorma Kaukonen, lo stesso Woody Man, fino a Bob Dylan . Da sempre la faccenda del riprodurre su disco una colonna sonora è alquanto controversa, in quanto troppo spesso le musiche sono talmente legate alle immagini che è quasi impossibile viva di vita propria. Per fortuna non sempre è così , e possiamo individuare diverse eccezioni a questa regola: molti grandi della musica, da Morricone a Piovani, da Hans Zimmer a Mark Knopfler, il quale parallelamente ai suoi famosissimi brani ha scritto indimenticabili perle strumentali, colonna sonora di diversi film più o meno famosi. Ma torniamo al blues delle radici, per renderci conto che questo è un disco veramente molto godibile, fatto così raro e piacevole da farci rimanere stupiti praticamente dall’inizio alla fine. Ovvio che questi quattro super scafati signori hanno messo del gran mestiere nel realizzarlo, ma il risultato è veramente molto accattivante: sembra di ascoltare una registrazione degli anni Trenta/Quaranta del secolo scorso con i dettagli sonori di qualità di adesso. Woody Man imparò a suonare la chitarra direttamente da Gary Davis ed ora insegna la tecnica del maestro ad innumerevoli chitarristi attraverso libri, DVD, masters e concerti. In effetti la sua presenza in questo disco non è di gran solismo, che viene spesso e volentieri lasciato al piano di Dave Keyes, ma riveste un ruolo indispensabile per le tessiture armoniche e i contrappunti. Quasi tutti i brani sono abbastanza noti, specie agli aficionados del settore… in particolare “Keep your lamp strimmed and burning” e “Hesitation” riproposti dal già citato Jorma Kaukonen. Ma potremo mai vedere in Italia questo film, che penso sia assolutamente imperdibile? Ricordate Crossroads?
Alberto Grollo
Lascia un commento