AUTOPRODUZIONE, 2007 – FOLK CONTEMPORANEO/ITALIA
Dopo il secondo album “Mar Bianco” del 2004, ben accolto dalla critica per la sua capacità di ricreare le atmosfere musicali caratteristiche di un viaggio attraverso l’Europa meridionale (non a caso il nome del gruppo si rifa al mitico confine medievale fra la cultura europea e quella araba), la formazione franco-veneto-friulana conferma tutte le buone impressioni suscitate in precedenza. Se la qualità del risultato non cambia, rimanendo sempre su livelli più che dignitosi, ci pare modificata l’intenzione, rivolta in questo caso – più che a una ricerca figurativo-stilistica in qualche modo riconducibile a una visione descrittiva del fare musica- all’interiorizzazione, diremmo quasi alla sublimazione delle ispirazioni. Ne risulta un album certamente solido, forse meno accattivante al primo ascolto ma più convincente sul lungo periodo. D’altra parte, la caratura tecnica dei componenti de La Frontiera (il chitarrista Michele Pucci, il percussionista Francesco Clera, il violinista Michele Sguotti e la fisarmonicista-cantante Miranda Cortes, con la voce di Federica Doniselli e le tastiere di Efer Dee in qualità di partner esterni) è ottima e può dare piena realizzazione ad ogni ispirazione. Una semplice ma elegante confezione completa il prodotto, segno ulteriore di una completa raggiunta maturità.
Enrico Lucchesi
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