Fin dall’ultima parte della scorsa primavera, un festival itinerante ha percorso in lungo e in largo la pianura padana e continuerà a farlo fino alla fine di settembre. Giunto alla sua quinta edizione, “Tacadancer” (questo il titolo della manifestazione) è un insieme articolato di eventi culturali, spettacoli concertistici, appuntamenti imperniati sul ballo popolare, ben sunteggiati nel sottotitolo “Quando la trasgressione era ballare abbracciati”. Come accennato, però, alcuni momenti del festival sono stati dedicati soltanto all’ascolto di buona musica: di due di questi episodi siamo stati testimoni diretti e ve ne riferiamo.
A Brescia, Maurizio Geri (chitarra e voce) e il clarinettista Michele Marini hanno dato vita a un interessante set acustico dedicato allo swing e in particolare a Gorni Kramer, del quale hanno reinterpretato alcuni brani famosi, lasciando spazio in scaletta anche ad alcuni classici dello swing-jazz e ad alcune canzoni di Maurizio Geri, titolare di un bellissimo e misconosciuto album cantautorale dal titolo “Ancora un ballo”. Una proposta non certo facile e immediata, ma ben seguita dalle 250 persone presenti, che hanno salutato gli artisti con un grande applauso finale. Che dire degli artisti? Maurizio Geri, chitarrista e cantante della Banditaliana di Riccardo Tesi, è ben noto ai nostri lettori per le sue qualità di versatile strumentista e cantante, e ne ha offerto una riprova; piacevole scoperta quella di Michele Marini (a sua volta componente dell’interessante progetto “Secondo a nessuno” di Claudio Carboni), clarinettista dal tocco energico e ispirato, capace di un ottimo interplay con la chitarra di Maurizio e protagonista di interessanti spazi solisti che tradiscono la propria predilezione per il jazz.Di tutto altro tenore la serata di Cavriago (RE) con protagonista Riccardo Tesi e Banditaliana. Solarità e ritmo, tradizione e innovazione, grande tecnica esecutiva e enorme espressività. Questa, in sintesi estrema, la ricetta del fare musica della band che di recente ha dato alla luce lo stupendo Cd “Madreperla” e ha tenuto alto il nome della musica popolare italiana in una lunga tournèe australiana. L’organetto di Riccardo ormai si integra perfettamente con gli straordinari sax di Claudio Carboni, la chitarra e la voce di Maurizio Geri portano la linea del canto, le percussioni e le seconde voci di Gigi Biolcati (ultimo entrato in formazione) arricchiscono la pietanza come una salsa saporita.
Assistere a un concerto di Riccardo Tesi e Banditaliana è assimilabile a una esperienza sensoriale di grande respiro, è un autentico godimento per le orecchie e il cuore, è la sicurezza che la buona musica ha trovato i suoi massimi interpreti anche in Italia. Grazie a “Tacadancer” per averci offerto l’opportunità di ricordarlo.
Roberto G. Sacchi
(foto di Nadia Noemi e Alessandro Pizzarotti)
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