Siamo ad autunno inoltrato e, come ogni anno da oltre un decennio, a Folkest è tempo di selezioni.
Il concorso Suonare@Folkest – Premio Alberto Cesa quest’anno cresce ancora, consolidando la propria formula, grazie anche alla disponibilità di importanti radio nazionali, che appoggeranno le votazioni nella seconda fase. Scadenza del bando 31 ottobre.
Dopo la prima selezione dei materiali giunti alla segreteria del premio, curata da folkbulletin.com, tre gruppi per ogni serata saranno chiamati a esibirsi dal vivo davanti a una giuria di musicisti, tecnici e giornalisti. Al termine della votazione sarà attribuito un primo e un secondo posto in classifica tra i vincitori di ciascuna serata. Entrambi acquisiranno il diritto a esibirsi nel corso del festival Folkest 2017, in una collocazione che sarà insindacabilmente decisa dalla direzione artistica del festival stesso. Le selezioni dal vivo di questa seconda fase si terranno ad Arezzo, Coreno Ausonio, Loano, Busca, Spilimbergo e Verona.
Il gruppo o l’artista primo classificato di ciascuna serata parteciperà a una votazione che avrà luogo attraverso una pagina Facebook dedicata, canali radiofonici, i siti folkbulletin.com e folkest.com. I primi tra classificati di questa votzione acquisiranno il diritto a partecipare a una serata finale (che si terrà entro il mese di aprile a Spilimbergo) per decretare il vincitore assoluto del concorso Suonare@Folkest 2017.
Le giurie delle varie serate segnaleranno inoltre gli artisti che, a loro insindacabile giudizio, saranno in lizza per l’assegnazione del Premio Cesa 2017, per una nuova composizione in stile tradizionale. I primi tra classificati di questa votzione acquisiranno il diritto a partecipare a una serata finale (che si terrà entro il mese di aprile a Spilimbergo) per decretare il vincitore assoluto del Premio Cesa 2017, che acquisirà a sua volta il diritto a esibirsi nel corso del festival Folkest 2017.
Alberto Cesa, lo ricordiamo, nato nel 1947 e scomparso nel 2010, cantante, chitarrista, ghirondista e fondatore nel 1974 del marchio Cantovivo, è stato tra i principali interpreti del folk revival. Ha cantato per più di trent’anni le incongruenze e le difficoltà della vita in fabbrica utilizzando il linguaggio della musica popolare: l’abilità di far dialogare musiche di differente provenienza, dalla ballata ai ritmi del sud, ne hanno fatto una figura di riferimento per l’intera scena nazionale. Più di recente aveva dedicato la sua produzione alla raccolta e alla messa in musica dei Fogli Volanti, scritti e poesie a carattere politico fatti girare in maniera clandestina per decenni: memorabile il cd-libro pubblicato nel 2001 per il Manifesto.
A tutti i gruppi partecipanti viene chiesto di attenersi a repertori musicali appartenenti a tutti i generi che per convenzione possano appartenere all’ambito folk, folk-rock, etnico, etno-jazz, new acoustic, minimalista, chitarristico, canzone d’autore, cantastorie, artista di strada (con prevalente attività musicale). Non costituirà elemento di particolare merito l’utilizzo di uno o più strumenti etnici in un insieme di altro genere musicale né di particolare pregiudizio l’utilizzo di apparecchiature elettroniche all’interno di sonorità acustiche: sarà piuttosto ritenuto favorevolmente discriminante, per l’ammissione alla fase successiva delle eliminatorie, essere esecutori di un “insieme sonoro”, che si caratterizzi con immediatezza per il proprio legame con una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo.
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