Non mi occupo normalmente di musica campana, nella mia attività di presentazione delle nuove proposte musicali… Tuttavia il mio interesse per la musica antica, di tradizione colta e popolare, e specialmente per le esperienze di contaminazione tra i due repertori, mi spingono a sottolineare questo lavoro che nasce dai percorsi e dall’esperienza di Marco Beasley, Pino De Vittorio e Guido Morini. Se questi tre musicisti si erano già incontrati in passato, dando vita ad un progetto dedicato alla musica tradizionale del Sud Italia, Fra’ Diavolo rappresenta oggi la quintessenza e il punto di arrivo di questa lunga strada.
Nel lavoro discografico le idee, l’estetica di Accordone (ensemble fondato nel 1984 da Marco Beasley e Guido Morini e dedicata al mondo musicale precedente a Bach) è chiara.
Come indicato nel libretto, viene proposta una fusione tra ambito colto e popolare, una fusione realizzata “appoggiandosi alla tradizione e sapientemente trascendendola”. E l’appoggio alla tradizione si avverte subito, al primo ascolto. Un ascolto che non soffre delle atmosfere senza emozioni di molte ensemble di musica antica. Tuttavia le parti strumentali sono realizzate proprio con un ensemble tipico della musica seicentesca e settecentesca: voci, clavicembalo, liuto, chitarra, chitarra battente, tiorba, violini, tamburi a cornice, viole da gamba. Dunque con una resa stilistica diversa dalle solite riproposizioni della musica vocale e da danza del mondo del Sud Italia.
Il cd è dedicato alle musiche delle strade del Regno di Napoli.
Questa città era già capitale del Regno dalla fine del Duecento e lo resta fino al 1860, quando il Regno delle due Sicilie (già Regno di Napoli prima del Congresso di Vienna) fu annesso al nascente Regno d’Italia.
Come si potrà immaginare, nel disco non c’è rigidità filologica nelle scelte musicali. Anzi spesso sembra prevalere la reinvenzione, nel rispetto di stilemi e “abitudini” ritrovate nella tradizione campana.
Insomma un disco diverso.
Tutto da ascoltare, con attenzione e piacere. www.arcana.eu
Tiziano Menduto
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