CD CAMPOSTRINI, 2005 – ARPA CELTICA/ITALIA
Il CD esce per la Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona, nella collana “Antichi strumenti in concerto”, e ci presenta Francesco Benozzo – sul palco della sede dell’associazione stessa l’8 luglio 2005 con l’inseparabile arpa – nella sua dimensione più completa, ovvero quella del concerto/racconto in cui possiamo goderci la storia dei brani suonati (e cantati) e quella più generale del mondo celtico che tali sonorità ha saputo creare. Oltre a composizioni proprie dal primo LP solo “In t’la Piola” e dal secondo “Llyfr Taliesin”, ci sono molte arie tradizionali provenienti da Scozia, Irlanda, isola di Man, Cornovaglia e Galizia. Benozzo è poeta di profondità e scrittore di immagini, storico sensibile spesso più attento al paesaggio che alla sua componente umana: a lui piace accompagnarci tra le brume del tempo, in cui la poesia fa da vela in viaggi immoti, come se quel che siamo stati fosse davvero parte di quel che siamo diventati. Certo che Francesco ne ha fatte di camminate, dal Galles alla Bretagna, dall’Irlanda agli amati declivi appenninici. E così qui possiamo condividerne le impressioni, in un taccuino che ridisegna la sua storia. Con l’offerta finale (e basta con sta ‘chicca’, per favore!) di uno splendido inedito qual è “Mediòch”, che in dialetto di Fanano vuol giusto dipingere qualcosa di umido e nebbioso, quando l’Appennino si snoda tra autunno e inverno e solo i semplici sanno presagire una primavera di là da venire.
http://www.francescobenozzo.com/
Gigi Marinoni
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