di Tito Saffioti
Per i lettori di questa rivista (solitamente appassionati di musica folk e/o di jazz) che cos’è, ovvero che valore ha il Rock? È una sorta di figlio spurio, un simpatico cugino un po’ irrequieto, un’oasi di disimpegno, o, perché no, una gran rottura di balle? Ognuno di voi risponderà a modo suo, ma permettetemi di dirvi la mia in proposito.
Se per rock (in senso lato), si intende il vastissimo mondo della musica leggera in generale, e beh, bisogna fare un sacco di distinzioni. Vi sono autentici geni che fanno (o facevano) musica meravigliosa e ricca di talento: Paolo Conte, Enzo Iannacci, ecc. ecc. Vi sono musicisti pieni di fantasia e di innata musicalità in grado di affascinare folle oceaniche (Beatles, Pink Floyd, ecc.)
Poi vi sono presunti geni che fanno musica non sempre gradevole, ma osannata perché suonano il loro strumento con una velocità diabolica e fanno cose difficili che altri non sanno fare (Jimi Hendrix, ecc.) Vi sono maghi del computer che fanno cose ossessivamente ripetitive limitandosi a dare direttive dalla tastiera del notebook senza neanche toccare un solo strumento musicale. Vi sono artigiani del miagolio elettrificato… e basta così perché penso con queste righe di essermi fatto un numero sufficiente di nemici.
Questi pensieri mi sono venuti in mente leggendo il libro di Giordano Casiraghi che parla di rock, ma intelligentemente inteso in senso molto lato: cantautori, gruppi pop, musicisti affini al jazz, al folk, alla musica etnica ecc. Vi si parla perfino di Ivan Della Mea con misura e competenza, si dà voce al blues di Fabio Treves, insomma ognuno potrà trovare pane per i propri denti e mangiare a sazietà.
Assai apprezzabili sono poi una cronologia dei festival pop, un panorama esaustivo delle riviste di settore, uno delle radio libere più aperte a questi generi musicali (e quanta nostalgia suscita in chi scrive il ricordo di Radio Montevecchia), una discografia consigliata e una serie di interviste ai protagonisti di quegli anni, ahimé, ormai lontani.
Giordano Casiraghi – Anni 70. Generazione Rock. Dai raduni pop alle radio libere, Roma, Arcana 2018, pp. 430, br., ill., € 25.
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