Abbiamo potuto ascoltare il nuovo lavoro di Roberto Dalla Vecchia nell’atmosfera privilegiata di un house concert, intima e raccolta, in quel di Mezzago, vicino a Milano: dobbiamo confessare che è stata un’esperienza bellissima poter godere finalmente dal vivo un’esibizione del chitarrista vicentino finger- e soprattutto flatpicking, giunto con il suo quinto CD alla piena maturità tecnica e compositiva. Hand in Hand è però anche il frutto di un lavoro d’insieme (appunto “mano nella mano”, perché alla base c’è «un unico grande concetto, il senso di non essere soli, di far parte di un tutto»), in cui l’artista si avvale di alcuni prestigiosi collaboratori, fra i quali il più noto è sicuramente il mandolinista Martino Coppo dei Red Wine, senza dimenticare i flauti di Paolo Bressan, la chitarra di Patrizio Baù, e il discreto, ma efficace tappeto ritmico offerto dal basso di Federico Malaman e dalle percussioni di Valerio Galla. In alcune tracce è ancora presente il retaggio country o comunque del patrimonio musicale nord-americano, in primis nel tradizionale “Cherokee Shuffle”, con il “Vals Venezolano No. 2” il solo brano non composti da Roberto, ma in generale si può dire che tale influenza risulta meno forte che nei suoi primi lavori e la musica acquista un ‘impronta sempre più personale, sospesa fra atmosfere impalpabili e sognanti e melodie più trascinanti e “terrene”.
Come negli album precedenti il risultato è molto omogeneo: non un momento di stanchezza, e un livello qualitativo, tecnico e compositivo, sempre alto. Delle dieci tracce ci sono comunque particolarmente piaciute, oltre alle due già citate, l’iniziale “Looking for you”, una melodia sognante da cui lasciarsi piacevolmente cullare, “Talking by the Fireplace”, perfettamente evocatrice di quella «sensazione di comunità, intesa come antitesi all’isolamento, nella certezza che ogni uomo è sempre connesso ad altri», di cui ha parlato Roberto nella presentazione del disco, la title track “Hands”, molto intrigante nell’elegante gioco degli strumenti, e la finale “Sun Rays at Dawn”, dall’atmosfera vagamente world.
Ormai il musicista vicentino è diventato una vera e propria garanzia per gli appassionati di musica acustica e per gli amanti della chitarra, ma verrà apprezzato da tutti coloro a cui non interessano tecnicismi fine a se stessi, ma sono affascinati da una musica in grado di arrivar diretta al cuore dell’ascoltatore e di destare quel gusto per la bellezza, che, anche se talvolta un po’ offuscato, è insito in ogni uomo.
Paolo Zara
Per contatti
Roberto Dalla Vecchia
Via Scaramuzza 14
I – 36100 Vicenza
Tel/Fax +39 0444 505 183
email: info@robertodallavecchia.com
Sito web: www.robertodallavecchia.com
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