E’ soprattutto sulle ballate che si basa il repertorio del quartetto scozzese dei Real Time. E quindi è in grande evidenza la voce, quella potente di Judy Dinning, in grado di padroneggiare benissimo sia i brani lenti, come l’iniziale “Ca’ the Yowes”, sia quelli folk-rock, come “Crazy Man Michael”, oppure di interpretare standard quali “The water is wide” e canzoni d’autore come “Carey”, di Joni Mitchell, a cui peraltro la cantante e chitarrista del gruppo timbricamente si avvicina molto. Ma tutti i membri dei Real Time sono da ricordare: in primo luogo Iain Anderson, il cui violino regala alcuni momenti di grande intensità; e poi gli ottimi Tom Roseburgh alle tastiere e Kenny Spears alla chitarra e alla seconda voce. Ad essi si aggiungono di volta in volta, in qualità di ospiti, diversi musicisti della scena scozzese: Neil Harland (basso), Steve Lawrence (percussioni, flauto e bouzouki), Gary Forrest (organetto) e il sempre attivissimo Brian McNeill (bouzouki, concertina e violino). Disco molto ben suonato, i cui arrangiamenti e atmosfere, tipici del folk-rock acustico, seguono la scia dei “padri” del folk-revival britannico, “Hell and high water” è il secondo disco dei Real Time e il primo per loro prodotto dalla Folkest Dischi.
Giacomo Arval
Real Time – “Hell and High Water” (CD)
Folkest Dischi – DF52, 2005
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