Dal 2008 la rivista di tradizioni popolari Il Cantastorie esce con un unico numero annuale, in parte monografico, con allegato un CD.
Il numero del 2010 dedicato ai burattinai reggiani era in fase di lavorazione quando il 27 giugno 2010 è mancato Romolo Fioroni.
Fioroni è stato una dei primi collaboratori della rivista fin dal suo esordio nei primi anni Sessanta. Il direttore de Il Cantastorie Giorgio Vezzani ha deciso di dedicare un numero allo studioso,ricercatore, collaboratore ed amico scomparso. Questo ha portato ad un allungamento dei tempi di pubblicazione de Il Cantastorie che esce a fine giugno 2011, ma come annualità di pubblicazione va riferito al 2010
info Giorgio Vezzani
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Romolo Fioroni (1928-2010)
Romolo Fioroni, scomparso il 27 giugno, è stato tra i fondatori dell’Associazione “Il Treppo” e tra i più attivi collaboratori della rivista “Il Cantastorie” fin dai primi numeri. Ricercatore, studioso delle tradizioni popolari, in particolare del Maggio drammatico dell’area emiliana, del quale è stato anche promotore della sua ripresa nella seconda parte del secolo scorso, nonché importante autore di testi per la “Società del Maggio Costabonese” che il prossimo anno festeggerà il cinquantesimo anno di attività.
Ricordiamo Romolo Fioroni attraverso una serie di testimonianze delle sue attive e importanti esperienze in ogni campo e in epoche diverse in cui si è cimentato, da giovanissimo partigiano della Resistenza nella montagna reggiana a uomo di cultura e insegnante, studioso e protagonista delle tradizioni popolari come autore di Maggi, presente nella vita politica e sociale reggiana e, in anni recenti, Presidente dell’Associazione Liberi Partigiani Cristiani.
Le testimonianze che proponiamo iniziano con la commemorazione che il 31 luglio 2010 è avvenuta a Ca’ Marastoni, dove nel 1945 si è svolto uno dei più cruenti episodi della guerra di Liberazione, con l’intervento di Danilo Morini, attuale Presidente A.L.P.l.-A.P.C. che ha ricordato Romolo giovanissimo e coraggioso partigiano, cui hanno fatto seguito quelli di Ave Campolunghi, Tarcisio Zobbi e Giuseppe Giovanelli che hanno illustrato la personalità di Fioroni come insegnante, uomo politico e studioso.
Seguono gli interventi di Giacomo Notari, Presidente A.N.P.l.; di Aurelio Corsini Presidente della Società del Maggio Costabonese e Assessore alla Cultura del Comune di Villa Minozzo; di Paolo Bargiacchi Sindaco di Villa Minozzo negli anni ’80/’90; di don Francesco Alberi già parroco a Costabona e autore di testi per i maggerini costabonesi; di Benedetto Valdesalici studioso delle tradizioni popolari e del Maggio; di Gian Paolo Borghi che con Romolo Fioroni e Giorgio Vezzani è stato protagonista di numerose esperienze di ricerca; di Pietro Clemente ed Elena Giusti, insegnanti universitari che hanno apprezzato l’opera di Fioroni incontrato nel loro cammino di studi in Toscana e in Emilia; di studenti laureati con tesi sul Maggio come Walter Cecchelani e Gigi Dall’Aglio; di Giovanni Martinelli, autore, insieme a Romolo, per la sceneggiatura, del Maggio “Petrus Maria Rubeus “; di Pietro Porta studioso del teatro popolare; di protagonisti e continuatori della tradizione maggistica come Lorenzo Liberto Aravecchia (direttore della modenese compagnia “Val Dolo “) e Nello Landi poeta e autore toscano della compagnia “P. Frediani” di Buti; di Dante Priore, studioso della cultura popolare toscana con particolare attenzione alle fonti orali del canto e della poesia popolare; di Jo Ann Cavallo, studiosa di teatro popolare e autrice di un D VD dedicato al Maggio emiliano; di Valeria Ottolenghi autorevole critico teatrale della “Gazzetta di Parma”; di Vito Vandelli grande ”passionista” modenese del Maggio e di Giorgio Vezzani che da sempre ha avuto in Romolo un appassionato collaboratore del “Cantastorie” e un fraterno amico.
Giorgio Vezzani
Maria Pia Santangeli dice
Gentili amici appassionati di tradizioni popolari, in particolare dei Maggi, ho letto il testo sui Maggi pubblicato dal Comune di Villa Minozzo, tratto dalla tesi di laurea di Walter Ceccalani. Sono un’appassionata anch’io di tradizioni e ho scritto tre libri che però non si occupano di Maggi, ma della vita, dei lavori, dei cibi, dell’immaginario popolare dei Castelli Romani . Però ho studiato a Volterra, terra di Maggi. Mi farebbe piacere capire qualcosa di più, approfondire quello che ho letto. Per esempio: 1) dove si canta il maggio delle Anime? E quello delle ragazze?. nelle rappresentazioni dei Maggi drammatici recitavano le donne? Qual è il ruolo delle donne ,cuciono i vestiti ? Se qualcuno mi risponderà, ne sarò felice. Pubblicate pure il mio nome, non ho nessuna difficoltà in merito. Molte cordialità, Maria Pia Santangeli