“In the heart of the moon” nasce dall’incontro tra due musicisti e i loro strumenti: Ali Farka Touré, uno dei più grandi chitarristi viventi e Toumani Diabaté, uno dei maggiori suonatori di kora. Il risultato sono dodici brani ispiratissimi, di cristallina bellezza, che si compongono in un unico, stupefacente, continuo di cui costituiscono, come in un concerto classico, i vari movimenti. Ed è inutile cercare analogie o creare categorie per descrivere i singoli pezzi: sono un prodotto alchemico di due personalità e sensibilità che insieme creano qualcosa di unico, che ha in sé tanti riferimenti (a cominciare dalle radici profondamente piantate nella cultura musicale del Mali), ma tutti trasfigurati e distillati in qualcosa che rapisce l’ascoltatore. La scaletta è costituita da tradizionali, da pezzi di composizione (per lo più di Farka Touré) e da brani provenienti dal repertorio che fu la componente musicale del movimento di riscoperta dell’identità culturale maliana, che attraversò il paese durante la sua lotta per l’indipendenza (ottenuta nel 1960) e nel decennio successivo. Nell’occasione vi è anche l’incontro tra la musica del nord del Mali, cioè la regione di Farka Touré, e il sud della tradizione griot, di cui è originario Diabaté. Il disco, a detta di Farka Touré, Diabaté e del produttore Nick Gold è stato registrato in due momenti successivi, senza prove e sempre in prima esecuzione. Anche l’ordine dei brani è identico (a parte un pezzo) a quello di registrazione. E se Gold parla di un momento magico, Ali Farka Touré si esprime con apprezzamento ed affetto nei confronti di Diabaté, che ha visto nascere e crescere, data l’amicizia che lo lega al padre di questi, anch’egli grande suonatore di kora. Viceversa dalle parole di Toumani traspare tutto il rispetto e l’ammirazione per Farka Touré, che giustamente considera un maestro. Ma il rapporto tra i due nel disco non è mai tra maestro e discepolo. Piuttosto è un dialogo, che si fa canto di grande intensità, un incontro naturale tra due artisti che rappresentano il meglio della musica africana e che non potevano non giungere a un momento di creazione comune, a suggello di un percorso artistico parallelo di almeno quindici anni, da quando Toumani Diabaté ha iniziato la propria carriera, ponendosi come riferimento proprio Farka Touré. In metà circa dei brani del disco i due suonano da soli, negli altri ad accompagnarli sono Ry Cooder (chitarra), Orlando Cachaito Lopez (contrabbasso), Sekou Kanté (basso), Joachim Cooder e Olalekan Babalola (percussioni), James Thompson (shaker). Ma si tratta di complementi, che poco aggiungono. Ed infatti anche dei “monumenti” come Cooder o Lopez rimangono sullo sfondo, si rimpiccioliscono di fronte a questo formidabile duo. Disco eccezionale di due eccezionali musicisti, a nostro parere assolutamente impedibile. E non soltanto a nostro parere, considerato il Grammy che meritatamente si sono guadagnati.
Marco G. La Viola
Farka Touré, Alì & Diabaté, Toumani – “In the Heart of the Moon” (CD)
World Circuit – WCD072, 2005
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