Il gruppo dei Piirpauke, gruppo difficilmente etichettabile in qualche genere, è uno dei più longevi gruppi europei, nato nel 1974, alle falde del boom del folk revival, dalla mente del finlandese Sakari Kukko, un polistrumentista che passa senza difficoltà dagli strumenti a fiato (sax, clarino, flauti,…) alle tastiere (piano, organo,…). E in questo folk revival Kukko ha creato uno spazio tutto suo, uno spazio di fusione tra ambiti musicali diversi, dal folk al jazz passando per il rock, dalla tradizione scandinava alle musiche etniche lontane passando per lunghi set improvvisativi. Con un risultato più vicino ad una fantasiosa e nordica world music che non alla rielaborazione e al rinnovamento della cultura musicale finnica.
Ho avuto in passato tra le mani più e più volte dischi dei Piirpauke (ne hanno pubblicati più di 20!), ma – forse per una vecchia allergia alle contaminazioni tra culture lontane – mi ero guardato dal parlarne. Tuttavia ascoltando Koli, il loro nuovo disco, mi sono reso conto che non potevano essere passati tutti questi anni senza parlare dei Piirpauke e della professionalità di Kukko. In fondo questo gruppo ha percorso per primo una strada che molti gruppi hanno affrontato, con alterne fortune, solo molti anni dopo.
Dunque, dopo questa presentazione molto tardiva di un gruppo storico del folk revival finnico, parliamo del nuovo disco.
Tanto per smentirmi il disco riprende alcuni brani della tradizione dei musicisti tradizionali finlandesi (i pelimanni) e insieme composizioni di musicisti finlandesi di musica colta. Dalle danze dell’Ostrobothnia di Toivo Kuula (1883-1918), a composizioni di Jean Sibelius (Musette, Romanssi, Valse triste, …). Ma questi brani non hanno l’attenzione filologica di altri gruppi musicali nordici e, d’altronde, nessuno si attende dai Piirpauke riproposizioni di stili preconfezionati. Lo stile è originale sia quando l’incontro è con le danze tradizionali (valzer, polske, …) che quando è con la tradizione colta.
Questi strumenti e musicisti dei Piirpauke 2010: Sakari Kukko (sax, flauti, piano, …), Ismaila Sane (percussioni), Eerik Siikasaari (contrabbasso), Rami Eskelinen (batteria), Jukka Orma (chitarra).
E se poi abbiamo dubbi sull’originalità dei percorsi battuti dai Piirpauke possiamo ascoltare Kaustinen-Dakar che comincia con due polske tratte dal repertorio di Matti Haudanmaa e, come si arguisce dal titolo, viaggia verso le atmosfere e le voci del Senegal.
Tiziano Menduto
Lascia un commento